Paternò
Benvenuti a Paternò!
Ciao a tutti! Oggi voglio presentarvi Paternò, un comune della Sicilia che si trova nella zona orientale dell'isola, a ridosso del vulcano Etna. Paternò ha una popolazione di circa 44.829 abitanti e dista solo 18,4 km da Catania, capoluogo di provincia. A me piace molto Paternò, perché ha una storia interessante e un territorio ricco di bellezze naturali.
Scopriamo la geografia fisica di Paternò
Il territorio
La città di Paternò è situata nell'entroterra etneo e si estende su una superficie di 144,68 km². Il suo territorio è prevalentemente collinare e pianeggiante, ma è suddiviso in due aree ben definite: a est ci sono i terreni di origine lava, mentre a sud ci sono i terreni di origine alluvione lungo la Valle del Simeto e la Piana di Catania. La città stessa si trova in una conca delimitata dall'antico vulcano preistorico che è il luogo dove sorse il primo nucleo abitato.
Monti e fiumi
Paternò si trova alle pendici sudoccidentali dell'Etna, il celebre vulcano attivo che domina la zona orientale della Sicilia. Il territorio di Paternò è caratterizzato dalla presenza di numerose sorgenti e da una scarsa presenza di bosco, ma ciò è dovuto principalmente al fatto che i terreni fertili sono utilizzati per le coltivazioni. Il fiume Simeto, uno dei maggiori della Sicilia, scorre nella zona nord del territorio paternese.
Le bellezze naturali
La natura di Paternò è sorprendente. Una parte del territorio paternese ricade nel bacino idrografico del fiume Simeto e sono presenti numerose sorgenti, come Monafria, Maimonide e Currone. Inoltre, nella zona nordoccidentale troviamo le Salinelle di Paternò, un importante sito di interesse naturalistico che merita assolutamente una visita.
Un po' di storia di Paternò
Il territorio di Paternò ha una lunga storia che risale all'antico villaggio siculo di Hybla Gereatis, che sorgeva fino al II secolo a.C. Nel 1072, i normanni fondarono l'attuale città che divenne uno Stato feudale di Contea di Paternò con il conte normanno Ruggero I di Sicilia. Paternò seguì le vicissitudini della Sicilia e, durante la Storia della Sicilia aragonese, fece parte della Camera Reginale. In seguito, diventò dominio feudale della famiglia Moncada, con i quali fu elevata a Principato di Paternò nel 1565. La famiglia Moncada ebbe il dominio su Paternò fino al 1812, quando fu abolito il feudalesimo nel Regno di Sicilia.
Come arrivare a Paternò
Paternò è facilmente raggiungibile da Catania e dalle altre città della Sicilia. Se venite in aereo, l'aeroporto di Catania-Fontanarossa è a soli 20 km di distanza. Se invece arrivate in treno, la stazione di Paternò si trova lungo la linea ferroviaria che collega Catania a Enna. Inoltre, Paternò è ben collegata alla rete autostradale siciliana, grazie alla presenza dell'autostrada A19 Palermo-Catania.
Cosa vedere a Paternò
Paternò è una città ricca di bellezze artistiche e culturali. Il centro storico è caratterizzato da palazzi nobiliari e chiese barocche, come la Basilica di San Nicola e il Palazzo Biscari. Non perdete la visita al Castello di Paternò, che domina la città dall'alto di un'altura. Il castello, che risale al XIV secolo, è stato utilizzato come residenza dei nobili paternesi e oggi ospita un importante museo archeologico.
Cosa mangiare a Paternò
La cucina di Paternò è un tripudio di sapori mediterranei. Provate i piatti a base di pesce fresco, come il pesce spada alla ghiotta, oppure i sapori della gastronomia contadina, come la pasta alla Norma, la caponata siciliana e il pane cunzato. Non dimenticate di accomodarvi al ristorante e gustare anche la pizza siciliana, che qui è particolarmente gustosa.
Conclusioni
Quando visitate Paternò, esplorate il territorio circostante e godetevi le bellezze naturali e i colori dell'entroterra etneo. Assaggiate la cucina semplice e genuina, che rispecchia la tradizione contadina e marina della Sicilia. Paternò è una città dalla storia antica e affascinante, dove si possono scoprire angoli nascosti e tesori artistici inaspettati. Venite a trovarci a Paternò e scoprite cosa significa vivere la Sicilia.
