Pantelleria

Pantelleria: un'isola dalle origini vulcaniche

Pantelleria, comunemente chiamata Pantiḍḍrarìa in siciliano, è un comune italiano con 7327 abitanti. Situato nel libero consorzio comunale di Trapani in Sicilia, il comune copre l'intera isola di Pantelleria, che è 4 volte più grande dell'isola di Lampedusa. L'isola si trova a sud ovest della Sicilia e a nord est della Tunisia e la sua costa è spesso visibile a occhio nudo.

L'isola raggiunge un'altitudine di 836 metri sul livello del mare con la Montagna Grande. Il porto dell'isola permette il collegamento regolare con il porto di Trapani. Pantelleria è dotata di un Aeroporto di Pantelleria ed è collegata all'Italia continentale con voli di linea, in regime di continuità territoriale.

Geografia fisica

Il territorio dell'isola è di origine vulcanica e l'ultima eruzione si è verificata nel 1891 sul pendio nord-occidentale, nella parte sommersa. L'isola presenta molti fenomeni di vulcanesimo secondario, prevalentemente acque calde e soffioni di vapore. Molto conosciuto è il cosiddetto "Lago di Venere", piccolo bacino lacustre alimentato da acque termali.

Pantelleria è nota per la sua centralità nel Mar Mediterraneo, scalo intermedio tra Africa e Sicilia e caposaldo per il commercio col Levante (regione storica). La sua caratteristica è il paesaggio singolare, nel quale gli elementi naturali (colate laviche a blocchi, cale e faraglioni) si fondono con i manufatti creati dall'uomo: muri a secco, giardini panteschi e dammusi.

I muri a secco hanno una quadruplice funzione: spietrare il fondo, contenere il terreno, delimitare la proprietà fondiaria e proteggere dal vento. I giardini panteschi, costruzioni quasi sempre cilindriche in muratura di pietra lavica a secco, hanno la duplice funzione di proteggere gli agrumi dal vento e di controllare gli effetti micro-climatici per un giusto apporto di acqua alla pianta, laddove l'isola ne è naturalmente sprovvista. I dammusi, fabbricati rurali con spessi muri a secco, cubici, con tetti bianchi a cupola ed aperture ad arco a tutto sesto, sono atavici esempi di architettura bio-climatica.

Esplorando Pantelleria: l'isola vulcanica del Mediterraneo

Flora e Fauna

La flora autoctona dell'isola è costituita dalla macchia mediterranea, particolarmente rigogliosa nelle regioni sud-orientali. Gli elementi dominanti questo paesaggio sono costituiti dalla genisteae, dal corbezzolo, dal pino marittimo e dalle piante aromatiche tipiche della gariga (thymus, rosmarino, lavanda, origano, mentha pulegium). Sulle cime più alte si sviluppa il bosco di pini, che a quote più basse è sostituito dal Quercus ilex, localmente detto ''balluti''.

La scarsità di acqua che non sia piovana ha reso impossibile lo sviluppo dell'agricoltura irrigua. Gli agrumi sono rari, coltivati con particolare cura e protetti dai venti. La coltivazione del cappero di Pantelleria rappresenta una delle principali colture dell'isola, insieme con quella della vitis vinifera e dell'Olea europaea (con la varietà detta ''biancolilla''), coltivato basso e ramificato in ampiezza per proteggerlo dal vento.

Sull'isola sono presenti anche numerose varietà di palme, introdotte dall'uomo, tra le quali è stranamente assente la palma nana, che si dice presente su altre isole mediterranee, tra cui la Sicilia, dove si associa alla macchia.

Conclusioni

In sintesi, Pantelleria è un'isola meravigliosa con molte cose da offrire. Il suo paesaggio vulcanico è unico al mondo e l'influenza del vento e delle radiazioni solari sulla sua vegetazione lo rende naturalmente suggestivo. Inoltre, la presenza di dammusi e giardini panteschi fanno di Pantelleria un luogo affascinante e pieno di storia. Se mai avete l'opportunità di visitare l'isola, vi suggerisco di provare la loro cucina, con particolare attenzione al cappero di Pantelleria, al vino e all'Olio Extra Vergine d'Oliva.

Marco Rossi
Scritto da Marco Rossi
Aggiornato Venerdì 19 Ago 2022