Novalesa

Scopriamo l'Abbazia di Novalesa

La riscoperta dell'Abbazia

Dopo essere stata abbandonata nel XIX secolo, la tutela dell'Abbazia degli Santi Pietro e Andrea è stata affidata alla Provincia di Torino nel 1972. Da quel momento, l'Abbazia è stata restaurata e riaffidata ai monaci benedettini grazie ad una convenzione con la Congregazione Benedettina Sublacense.

Storia e Arte dell'Abbazia di Novalesa

L'importanza artistica dell'Abbazia

L'Abbazia di Novalesa è famosa per le sue cappelle, tra cui una ospita il ciclo di affreschi dedicati a Sant'Eldrado e l'altro a San Nicola di Bari, uno dei primi cicli di affreschi in Occidente.

La storia dell'Abbazia di Novalesa

Una fondazione strategica

L'Abbazia di Novalesa è stata fondata nel 726 da Abbone, governatore di Franca Contea di Moriana, allo scopo di controllare il valico del Moncenisio. I monasteri infatti avevano una valenza strategica in quei tempi e erano utilizzati come basi di partenza per incursioni contro popolazioni nemiche.

Documenti importanti

L'atto di fondazione del 726, seguito dal Testamento di Abbone e dal Chronicon Novalicense, sono i documenti più antichi dell'Archivio di Stato di Torino.

Medioevo

Il primo abate del monastero, San Godone, fu nominato dal fondatore, che ottenne dalla sovranità francese numerosi privilegi tra cui quello della libera elezione dell'abate e il pieno possesso dei beni.

Conclusioni

L'Abbazia di Novalesa, fondata nell'VIII secolo, ha avuto una valenza strategica per il controllo del valico del Moncenisio. Ha avuto diversi momenti di crisi, ma grazie alla tutela della Provincia di Torino e alla convenzione con la Congregazione Benedettina Sublacense è stata restaurata e riaffidata a nuovi monaci benedettini. Oggi rappresenta una testimonianza della storia dell'Ordine Benedettino in Italia.

Ludovica Neri
Scritto da Ludovica Neri
Aggiornato Lunedì 14 Nov 2022