Navelli

Ciao a tutti! Oggi vi parlerò di Navelli, un bellissimo comune italiano situato in Abruzzo. Navelli è un piccolo borgo di soli 503 abitanti, ma con un fascino unico e una storia antica.

Geografia fisica

Territorio

Navelli si trova in posizione baricentrica tra la conca aquilana, la valle dell'Aterno, la conca peligna e la valle del Tirino. L'abitato è posto su un colle, a circa 760 metri s.l.m., tra le propaggini sud-orientali del Gran Sasso d'Italia e la dorsale centrale dell'appennino abruzzese. L'altopiano di Navelli, di circa 3 km di larghezza e 25 km di lunghezza, si sviluppa lungo la direttrice NO-SE e offre un panorama mozzafiato.

Navelli, il borgo dello zafferano e della storia.

Clima

Il clima di Navelli è di tipo italiano, con inverni secchi ed estati calde. Le precipitazioni sono scarse e in inverno, possono essere di neve. L'altopiano di Navelli costituisce un limite climatico tra la zona sub-collinare e quella interna montana e può essere soggetto a venti catabatici. La temperatura media annuale è di 11°C.

Origini del nome

Secondo la leggenda, il nome originario di Navelli era "Novellum" o "Novelli", che deriva dalle nove ville che costituivano il territorio. In seguito, il nome è mutato in "Navelli Navellorum" con l'adozione della nave nello stemma, in omaggio alla partecipazione degli abitanti alle crociate in Terra santa. Tuttavia, ci sono anche fonti che ritengono che il nome Navelli derivi dal termine "nava" dei Longobardi, che significa "conca" o "affossamento" e farebbe riferimento alla conformazione dell'altopiano.

Storia

Età antica

Il territorio di Navelli era abitato dai Vestini sin dal VI secolo a.C. Si fa risalire a questo periodo la nascita di "Incerulæ" e "Benateru", i due "Vicus" posti ai margini nord e sud della vallata sulla via Claudia Nova che congiungeva Peltuinum con Aufinum. Oggi possiamo ancora ammirare la vasta necropoli e l'iscrizione in dialetto vestino, conservata nel Museo archeologico nazionale di Napoli e databile al III secolo a.C.

Età medioevale

Durante il medioevo, Navelli era un importante centro agricolo e pastorale, e faceva parte del feudo di San Pio delle Camere. Nel 1235, Federico II concesse a Bonifacio, signore di San Pio, il castello e il borgo di Navelli. Nel 1272 il feudo passò ai Conti di Celano tramite il matrimonio tra Riccardo Conte di Celano e Giovanna di Sangro Contessa di Popoli.

Età moderna

Dopo i vari passaggi possessori, Navelli divenne un comune dal 1811. Oggi, il comune di Navelli è riconosciuto come uno dei "Borghi più belli d'Italia" e rappresenta un esempio di come la tradizione agricola e pastorale abruzzese sia ancora viva.

La produzione dello zafferano

Navelli è conosciuto soprattutto per la produzione dello zafferano dell'Aquila, un prodotto a denominazione di origine protetta. La tradizione dello zafferano è molto antica e risale al medioevo. È una delle eccellenze dell'agricoltura abruzzese e attualmente, circa 25 famiglie continuano a coltivare, raccogliere e lavorare artigianalmente lo zafferano.

Conclusioni

Navelli, un borgo antico e suggestivo situato nella provincia dell'Aquila, è un luogo imperdibile per chi vuole immergersi nella tradizione agricola e pastorale dell'Abruzzo. La produzione dello zafferano e il fatto di essere uno dei "Borghi più belli d'Italia" ne fanno un luogo unico. Se vi trovate in Abruzzo, non potete perdervi una visita a Navelli!

Simone Costa
Scritto da Simone Costa
Aggiornato Mercoledì 30 Mar 2022