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Il campo di transito di Bolzano: una storia di infamia

Il campo di transito di Bolzano, noto anche come Dulag Bozen, è stati un campo di concentramento nazista attivo a Bolzano dalla fine dell'estate del 1944 fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Prima del 1944, c'era un campo di prigionia fascista per i prigionieri di guerra degli Alleati. Il campo si trovava nel quartiere di Gries-San Quirino, precisamente in via Resia 80.

La storia del campo di transito di Bolzano

Bolzano dopo l'Armistizio di Cassibile, divenne la capitale della zona d'operazioni delle Prealpi e cadde sotto il controllo dell'Heer (Wehrmacht). Il campo iniziò a funzionare nell'estate del 1944 e tra le sue mura passarono tra le 9.000 e le 9.500 persone. I prigionieri erano principalmente provenienti dal centro e dal nord Italia, arrestati dalle forze del regime della Repubblica Sociale Italiana, collaborazionisti con i nazisti, e consegnati alle SS. Tra i deportati c'erano oppositori politici, ebrei, disertori sudtirolesi della Wehrmacht o i loro familiari, zingari e Testimoni di Geova.

Circa il 20% dei prigionieri fu arrestato a Milano, il 10% nella provincia di Belluno, che con Trento e Bolzano, era stata annessa alla Germania dopo il proclama Badoglio. Una parte dei prigionieri fu poi trasferita nei campi di sterminio del Reich e il resto fu utilizzato come lavoratori schiavi nei laboratori interni del campo e nelle aziende della vicina zona industriale, tra cui la IMI. Altri furono costretti a raccogliere le mele.

Durante la storia del campo, avvennero 48 uccisioni documentate, anche se alcune testimonianze parlano di un numero che arriva fino a 300 uccisioni. Nel settembre del 1944, 23 italiani furono catturati, internati nel campo e successivamente trucidati nell'eccidio della caserma Mignone.

Man mano che gli Alleati avanzavano, i prigionieri furono liberati con scaglioni tra il 29 aprile e il 3 maggio 1945 e il campo fu dismesso.

Il campo di transito di Bolzano: storia e memoria tra dolore e speranza.

Il luogo della memoria

Oggi, presso l'ex campo di transito si trova il luogo della memoria chiamato "Passage der Erinnerung". Il sito è stato inaugurato nel 1999 e consta di un percorso che tocca sette stazioni. Ogni stazione rappresenta una fase importante del periodo storico, tra cui la repressione fascista, la Seconda Guerra Mondiale e la ricostruzione dopo la guerra. Il luogo della memoria è stato creato per ricordare il passato e per onorare tutte le vittime della persecuzione nazista.

Come Bolzano sta affrontando il passato oscuro

Bolzano sta cercando di affrontare il suo passato oscuro, rendendo accessibile la documentazione su questo periodo della sua storia, incluso il campo di transito di Bolzano. Il sito web del municipio di Bolzano fornisce informazioni su eventi e mostre, nonché sui materiali d'archivio esistenti sul campo di transito. Ci sono anche attività educative che mirano ad educare le persone sulla storia del campo e sulle atrocità commesse. Bolzano vuole assicurarsi che ciò che è accaduto non venga mai dimenticato e che la città diventi un simbolo di tolleranza e pace.

Conclusione

La storia del campo di transito di Bolzano è di una tragica infamia. Il campo rappresenta un triste capitolo della Seconda Guerra Mondiale, un periodo oscuro della storia dell'umanità. Tuttavia, Bolzano sta cercando di affrontare il suo passato oscuro e di onorare le vittime della persecuzione nazista. Il luogo della memoria, "Passage der Erinnerung", è una testimonianza del dolore e della sofferenza sopportati dalle vittime del campo. Bolzano vuole assicurarsi che questi eventi non vengano mai dimenticati, e che la città diventi un simbolo di tolleranza e pace.

Giovanni Rinaldi
Scritto da Giovanni Rinaldi
Aggiornato Lunedì 25 Lug 2022