Fallavecchia

Benvenuti a Fallavecchia!

Ciao a tutti! Oggi vi porterò in un viaggio immaginario nella piccola e incantevole frazione di Fallavecchia, situata a sud del centro di Morimondo, nella città metropolitana di Milano.

La storia di Fallavecchia

La fondazione del borgo risale all'epoca longobarda. Il nome deriva infatti dal termine longobardo ''Fara Vetula''. La prima citazione scritta dell'esistenza del borgo risale al 1121 quando un certo Ottone di Fallavecchia viene citato in un negozio con Giovanni "del luogo di Besate". Fallavecchia fu una grangia della Abbazia di Morimondo sin dal medioevo insieme alla frazione di Coronate ed alla comunità di Morimondo. Nel Seicento, l'Abbazia provvide alla costruzione dell'attuale chiesa interna alla grande corte cinta da mura. Nel 1558 la comunità di Fallavecchia risulta compresa nella pieve di Corbetta e già nel 1751 viene registrata la presenza di 515 abitanti.

Fallavecchia: alla scoperta del borgo longobardo

La vita a Fallavecchia

In base al censimento voluto nel 1771 dall'imperatrice Maria Teresa, Fallavecchia contava 570 abitanti. Alla proclamazione del Regno d'Italia nel 1805 risultava avere 534 abitanti. Nel 1809 un regio decreto di Napoleone gli annesse il comune soppresso di Basiano (Morimondo), ma nel 1811 non solo questa decisione fu annullata, ma Fallavecchia fu a sua volta incorporata a Besate. Il comune di Fallavecchia fu quindi ripristinato con il ritorno degli Impero austriaco, venendo spostato in provincia di Pavia. Nel 1841, il governo austriaco decise la definitiva soppressione dell'amministrazione comunale e la fusione con Coronate, oggi nota come Morimondo.

Nell'Ottocento il borgo venne dotato di una scuola elementare, edificio lungo la strada principale che oggi è sede di un laboratorio teatrale.

I monumenti e i luoghi d'interesse

Se siete appassionati di chiese, la chiesa parrocchiale di San Giorgio è il luogo perfetto per voi! Costruita nel XIII secolo dagli stessi monaci cistercensi che costruirono la chiesa dell'Abbazia di Morimondo, la chiesa di Fallavecchia riprende i canoni stilistici della chiesa madre, ma ha una facciata a capanna più semplice. Nel Settecento venne aggiunto un piccolo pronao a quattro colonne e vennero rifatti completamente gli interni, con un soffitto a cassettoni decorato. L'altare maggiore e gli elaborati altari laterali a stucco, vennero realizzati nel Settecento. Il campanile, alto 27 metri con la cupola "a cipolla", risale anch'esso al periodo settecentesco.

Non perdete l'occasione di visitare la grande corte cinta da mura costruita dall'Abbazia, che ospitava i lavoratori della grangia.

Conclusione

Spero che questa breve guida vi abbia incuriosito e che decidiate di visitare Fallavecchia presto! Un piccolo borgo storico, dove la tradizione cistercense si unisce alla bellezza del paesaggio lombardo per offrire un'esperienza indimenticabile. Ciao da Fallavecchia!

Elisa Lombardi
Scritto da Elisa Lombardi
Aggiornato Giovedì 9 Giu 2022