Montenerodomo
Montenerodomo: un comune tra storia e distruzione
Montenerodomo è un comune italiano con una storia antica e ricca. Situato nella provincia di Chieti in Abruzzo, è un comune appartenente all'unione dei comuni montani del Sangro e conta una popolazione di circa 603 abitanti.
Storia
Epoca antica
Montenerodomo fu anticamente una città frentana-carecina che, verso il IV secolo-III secolo, venne spostata a valle e divenne un municipio romano. Di quell'epoca rimangono ancora oggi delle mura megalitiche che testimoniano della sua antichità. Juvanum, una città romana ai piedi del comune, è una delle testimonianze più importanti dell'epoca antica.
Epoca medievale
Con la decadenza delle città romane, si costruirono nuovi centri fortificati su colli rocciosi, come anche per Montenerodomo. La città sorse sulla cresta montuosa sopra la piana di Juvanum e fu riutilizzata nel X secolo circa per la costruzione dell'abbazia di Santa Maria in Palazzo. Nel 1065 i Conti di Sangro donarono il feudo e l'intero monastero, comprendente anche una ricca biblioteca, al vescovo teatino Attone. Il comune di Montenerodomo è citato per la prima volta in un documento del XII secolo.
Nel XV secolo ed il XVII secolo fu feudo di varie famiglie, tra le quali i Caldora, i Di Capua e i D'Aquino. Il borgo constava di un castello, oggi la parte rimanente del settecentesco Palazzo De Thomasis, e di tre chiese: San Martino, Santa Giusta e San Vito. Era inoltre provvisto di un sistema di torri difensive. L'abbazia fu decaduta già dal XV secolo e due secoli più tardi scomparve del tutto, tranne la pianta planimetrica.
Il Novecento e la Seconda Guerra Mondiale
Montenerodomo subì gravi danni durante il terremoto della Majella nel 1933. La chiesa parrocchiale venne lesionata e, durante la ricostruzione, furono impiegate colonne romane provenienti da Juvanum.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Montenerodomo fu attaccata nel dicembre 1943 dalla linea Gustav tedesca, che distrusse la metà del paese. La parte superiore del Palazzo Croce e del campanile della chiesa di San Martino furono danneggiati. Il comune fu successivamente ricostruito con molta fatica, a causa delle dure condizioni di vita presso l'altura rocciosa in cui è situato.
Conclusioni
Montenerodomo, nonostante le distruzioni subite durante la Seconda Guerra Mondiale, è rimasto un comune animato e fiorente, molto amato dai suoi abitanti per la bellezza del paesaggio circostante e per la sua storia antica e ricca. La sua posizione sulle colline limitrofe lo rende un luogo ideale per gli amanti della natura e della tranquillità. Il comune di Montenerodomo rappresenta uno dei tesori più belli dell'Abruzzo, un luogo dove la storia e la vita si incontrano e si fondono in un'armonia unica e indimenticabile.