Montanaro

Montanaro: un paese pittoresco tra le montagne piemontesi

Montanaro è un comune italiano situato nella città metropolitana di Torino, in Piemonte. Il piccolo paese conta circa 5.128 abitanti ed è noto per essere circondato da montagne e boschi, oltre che per la bellezza dei suoi edifici storici e per la bontà dei suoi prodotti gastronomici. In questo articolo, esploreremo le origini del nome di Montanaro, la sua storia, i monumenti e i luoghi d'interesse, l'evoluzione demografica e la cultura gastronomica del luogo.

Origini del nome: tra latino, celtico e piemontese

Secondo il Ponchia, il toponimo di Montanaro deriverebbe dalla posizione rialzata del paese rispetto al fiume Orco e ai boschi che un tempo lo circondavano, da cui sarebbe nato il nome "monte nero". D'altra parte, per alcuni studiosi, il suffisso "-nar" potrebbe essere di origine celtica, mentre per altri deriverebbe dal latino "montanus" con l'aggiunta del suffisso "-arius", che indica attività e professione. Questa teoria avvalorerebbe l'idea che il nome Montanaro sia legato all'allevamento di greggi provenienti dalle zone di montagna della valle dell'Orco, dove gli abitanti del paese si recavano per svernare il bestiame.

Montanaro: arte, natura e gastronomia piemontese

Storia: dal medioevo alla contemporaneità

Lo stemma del comune e il gonfalone sono stati ufficialmente riconosciuti nel 1934. Lo stemma raffigura un mondo azzurro con cerchi e croci d'oro, mentre il gonfalone è di colore azzurro. Tra i monumenti più importanti di Montanaro, si possono citare il complesso abbaziale, il santuario di Santa Maria di Loreto, la chiesa di San Grato e il castello di Montanaro con il parco circostante. Questi edifici rappresentano un'importante testimonianza del patrimonio culturale e religioso del paese.

Monumenti e luoghi d'interesse: architettura barocca e natura incontaminata

Il complesso abbaziale, progettato e realizzato in stile barocco da Bernardo Antonio Vittone, comprende il municipio con il campanile e le chiese di Santa Maria Assunta e San Nicolao, oltre alla chiesa della Confraternita di San Giovanni Decollato e Santa Marta. La chiesa di Santa Maria dell'Isola e la torre campanaria completano l'offerta di edifici religiosi del paese. Il santuario di Santa Maria di Loreto, situato in una posizione panoramica sulla collina, è dedicato alla Vergine Maria e custodisce un dipinto della Madonna nera. La chiesa di San Grato, invece, è un piccolo tesoro di arte sacra, con affreschi seicenteschi e un altare barocco. Il castello di Montanaro, infine, è un'antica costruzione fortificata trasformata in residenza di campagna nel XVII secolo. La sua posizione suggestiva, affacciata sulla valle dell'Orco, lo rende uno dei luoghi più amati dai turisti che visitano Montanaro.

Società: evoluzione demografica e attualità

L'evoluzione demografica di Montanaro ha subito varie oscillazioni nel corso della storia. Nel 1861, l'anno dell'Unità d'Italia, la popolazione del paese era di 2.700 abitanti. Questo numero è cresciuto costantemente fino a raggiungere il suo massimo storico nel 1951, con 5.958 abitanti. Successivamente, la popolazione ha subito un calo costante, ma attualmente sembra essersi stabilizzata attorno ai 5.000 abitanti.

Cultura: i canestrelli di Montanaro

Oltre alla bellezza dei suoi monumenti, Montanaro è anche famoso per la sua cucina e, in particolare, per i suoi canestrelli, dolci tipici del Canavese. I canestrelli di Montanaro si distinguono dagli altri prodotti simili in altre zone del Piemonte per la loro sottigliezza, la consistenza croccante, il colore dal paglierino chiaro alla crosta di pane, e la fragranza. I canestrelli di Montanaro hanno una lunga tradizione e un'origine antica. Infatti, erano già deposti sui canestri per essiccare i prodotti, come facevano i contadini piemontesi di una volta. Oggi, i canestrelli di Montanaro si trovano anche in varianti al gusto di cacao.

In conclusione, Montanaro rappresenta un'ottima meta turistica per chi ama l'arte, la natura e il buon cibo. Il paese si distingue per la bellezza dei suoi edifici storici, per la ricca offerta di luoghi d'interesse e per la bontà dei suoi prodotti gastronomici.

Ludovica Neri
Scritto da Ludovica Neri
Aggiornato Mercoledì 20 Lug 2022