Mondovì

Mondovì: una città dai nomi molteplici

Mondovì, conosciuta anche come ''Ël Mondvì'' nella lingua piemontese, è un comune situato nella provincia di Cuneo, in Piemonte. Il nome della città deriva dal latino ''Mons vicus'' e dal piemontese ''Mont ëd Vì'' e significa "monte del villaggio". La città è situata tra montagne, colline e pianure: a nord si trova la pianura che porta verso Torino, mentre a est si trovano le colline delle Langhe e a sud e ovest le montagne delle Alpi.

Gli abitanti di Mondovì prendono il nome di "monregalesi", che deriva dal latino ''Mons Regalis'' (monte regale), ovvero il nome con cui la città era conosciuta precedentemente. È su più livelli: il nucleo originario è Piazza (Mondovì), situato sulla collina del Monte Regale, mentre i rioni di Breo, Pian della Valle, Carassone, Borgato e Rinchiuso sono collocati in basso, lungo il torrente Ellero e hanno avuto il loro massimo sviluppo tra il XVIII secolo e l'inizio del XIX secolo, grazie all'arrivo della ferrovia e alla nascita di attività manifatturiere e fabbriche. Il rione Altipiano è la zona residenziale più moderna e abitata.

Il clima di Mondovì

Dal 1984, la città di Mondovì ha una stazione meteorologica situata nella Torre Bressani nei Giardini del Belvedere, nel Parco del Tempo. In passato, invece, c'era una stazione del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare che venne dismessa nel 1962. Grazie alla presenza della stazione meteorologica, si può sapere che il clima di Mondovì è continentale, con estati calde e secche e inverni rigidi e nevosi.

Mondovì: tra storia, paesaggi e cultura

La storia di Mondovì

La zona su cui sorge la città di Mondovì fu abitata fin dall'Età del Bronzo. Durante l'antichità, la zona era sotto il controllo dei Liguri Bagienni, per poi essere colonizzata dai Romani nel II secolo a.C., che costruirono la città di Augusta Bagiennorum nelle vicinanze dell'attuale Bene Vagienna.

In epoca medievale, Mondovì fu un importante avamposto bizantino contro l'avanzata dei Longobardi, simile a Morotia (Morozzo) e al Mons Fortis (Monforte d'Alba). Il limes tra Longobardi e Bizantini si trovava lungo i fiumi Stura e Tanaro e costituì il confine tra la Longobardia Occidentale (poi Piemonte) e la Liguria per molti secoli. La città fu fondata nel 1198, dopo la distruzione di Bredolo, grazie alla quale venne liberato il territorio per la fondazione di nuove città, come Mondovì e Cuneo.

Durante il XVI secolo, Mondovì divenne una roccaforte durante la Guerra di Liberazione contro i francesi. Nel XVIII secolo, la città ebbe uno sviluppo industriale notevole, grazie alla produzione di seta, tessuti e fabbriche di cioccolato. Nel periodo post unitario, Mondovì e la sua provincia sono state vittime dell'emigrazione, con una significativa diminuzione della popolazione.

Oggi, Mondovì si distingue per la sua ricchezza culturale, artigianale e gastronomica, oltre che per i suoi luoghi di interesse storico, come la Chiesa della Missione, il Duomo di San Donato, il Teatro Francesco Borgatti e il Santuario di Vicoforte, uno dei più grandi edifici religiosi in Europa.

Conclusioni

Mondovì è una città con una storia antica e affascinante, situata in una posizione geografica strategica tra montagne, colline e pianure. Conosciuta come "monte del villaggio", ha visto una grande crescita nei secoli, diventando una roccaforte durante la Guerra di Liberazione contro i francesi e godendo di uno sviluppo industriale notevole nel XVIII secolo. Oggi, la città è un gioiello della cultura, dell'artigianato e della gastronomia piemontese, che vale la pena visitare per apprezzare la sua bellezza e la sua storia ricca di fascino e avvenimenti significativi.

Irene Mariani
Scritto da Irene Mariani
Aggiornato Giovedì 3 Feb 2022