Molare

Ciononostante, il 13 agosto 1935, a causa della scarsa manutenzione, la diga crollò: l'Orba, contenuto nel lago artificiale di Ortiglieto, fu scaricato con violenza, formando un'onda alta decine di metri, che si diresse verso valle in direzione di Molare e Ovada.

Le conseguenze

L'onda colpì almeno 10 paesi, distruggendo case, ponti e strade, e trascinando via anche persone e animali: si contarono 21 morti accertati e molti dispersi. I danni furono enormi, sia economici che ambientali: il fiume Orba, infatti, fu bloccato dalla frana causata dall'onda e il tratto del fiume dall'Ortiglieto al mare fu completamente prosciugato, causando gravi danni all'ecosistema fluviale.

Il disastro di Molare: mancanza di manutenzione alla diga.

Le cause del disastro

La mancanza di manutenzione

Il disastro di Molare rivelò la totale negligenza della OEG nella manutenzione dell'opera, dalla diga all'impianto idroelettrico, così come la scarsa attenzione verso i segnali di allarme che si erano manifestati in precedenza. La diga era stata costruita in tempi record e senza le necessarie valutazioni di rischio, anche se il terreno era notoriamente instabile.

Problemi strutturali

Inoltre, la sella Zerbino, che doveva far da paravalanghe alla diga principale, non era stata opportunamente consolidata: essa subì numerose frane, che ne minarono la stabilità. Nonostante ciò, non furono intraprese le misure necessarie per evitare il crollo.

Le conseguenze del disastro

La fine dell'OEG

La OEG non poté far fronte ai danni provocati dall'inondazione, e nel 1937 si dichiarò fallita. L'impresa, in verità, aveva già pagato un'altra tragedia legata alla costruzione di impianti idroelettrici in Valtellina, dove nel 1923 l'esondazione del lago Morasco aveva causato 27 morti.

Le ripercussioni sull'opera pubblica

Il disastro di Molare fu un colpo durissimo per il paese e per l'intera provincia di Alessandria. L'evento fu uno dei peggiori disastri naturali nella zona nel XX secolo, e spinse le autorità a rivedere la legislazione sulle piccole e grandi opere pubbliche, assicurandosi che i progetti fossero soggetti a controlli rigorosi prima della loro realizzazione.

Conclusioni

Il disastro di Molare è stato uno dei più drammatici avvenimenti nella storia della provincia di Alessandria, e un esempio crudo dei pericoli dell'irresponsabilità delle società che costruiscono dighe e impianti idroelettrici. Le vittime di quel tragico episodio non vanno dimenticate, e le lezioni apprese devono essere sempre presenti nella progettazione di opere pubbliche per la sicurezza e la salute delle comunità.

Luca Bianchi
Scritto da Luca Bianchi
Aggiornato Venerdì 9 Set 2022