Misilmeri
Misilmeri: un'ospitale località della Sicilia nord-occidentale
Misilmeri è un comune di circa 28.557 abitanti situato nella valle del fiume Eleuterio, in Sicilia. Si trova sulla Strada statale 121 Catanese, a circa 35 km dalla città di Palermo. Tra le attrazioni della zona vi è il Monte Gulino, con i suoi 844 metri.
Clima e flora
Misilmeri è situata in una zona temperata con clima mediterraneo. Le temperature estive sono calde e umide, mentre gli inverni sono miti e ventilati. La vegetazione è tipica della macchia mediterranea.
Storia di Misilmeri: dalla dominazione romana ai giorni nostri
Le tracce dell'antichità
A Pizzo Cannita, nel 1695 e nel 1725, furono scoperti dei sarcofagi e altri reperti archeologici, che oggi sono conservati al Museo Archeologico Regionale di Palermo. La località è stata teatro della dominazione romana, durante la quale venne costruita una via consolare che collegava Palermo ed Agrigento.
La dominazione musulmana e la costruzione del castello
Durante l'Emirato di Sicilia (948-1091), l'emiro Giafar al-Kalbi II fece costruire un castello da cui poter ammirare la splendida vista sulla valle dell'Eleuterio sino al mar Tirreno. Attorno al castello si formò un villaggio che prese il nome "Menzel-el-Emir", ovvero "villaggio dell'Emiro" in arabo. Nel 1068, Misilmeri fu teatro della decisiva battaglia che segnò la conquista normanna della Sicilia.
La rinascita del borgo e la costruzione di chiese
Nel 1540, il barone Francesco Del Bosco fondò la Misilmeri che conosciamo oggi, trasformandola in un cantiere edile. Nel 1575 aprì la strada d'accesso al castello, nota come "Strada Grande". Nel corso del '500 vennero erette due nuove chiese: la Madrice, dedicata a San Giovanni Battista, e la prima chiesa dedicata a Santa Rosalia, patrona di Misilmeri dal 1625 al 1671, conosciuta più comunemente come la chiesa di San Paolino.
Un orto botanico per alleviare le sofferenze della povera gente
Nel 1692, con il supporto morale ed economico del principe della Cattolica Giuseppe del Bosco, Francesco Cupani fondò il più grande orto botanico d'Europa nel Giardino Grande di Misilmeri. L'obiettivo era coltivare erbe e piante per alleviare le sofferenze fisiche della povera gente del luogo. L'orto botanico attrasse l'attenzione del mondo civile dell'epoca, poiché istituzioni umanitarie come questa erano ancora rare.
I Bonanni e l'eredità del passato
Durante il Settecento, la famiglia Bonanni subentrò per matrimonio ai Del Bosco. Oggi, Misilmeri è ancora animata dalla vitalità di una comunità che con orgoglio conserva i tesori del proprio passato.
Conclusioni
Misilmeri è una località della Sicilia nord-occidentale dalle ricche tracce storiche. Fin dalla dominazione romana, la zona ha visto fiorire edifici e reperti che oggi costituiscono il patrimonio storico del comune. Attraverso le varie dominazioni musulmana e normanna, la chiesa di Sant'Apollonia, la Madrice di San Giovanni Battista, e la chiesa di San Paolino sono ora testimoni di un passato glorioso, mentre il Giardino Grande di Francesco Cupani e l'orto botanico che vi era ospitato sono la testimonianza di un grande spirito di solidarietà verso i più bisognosi. Oggi, Misilmeri è una ospitale località in cui tutti sono accolti con calore e cordialità dalla sua comunità.