San Giacomo Roncole

L'eccidio di San Giacomo Roncole

L'eccidio di San Giacomo Roncole è una delle stragi nazifasciste più cruente compiute nel territorio della bassa modenese. La strage fu compiuta il 30 settembre 1944, quando furono uccisi sei partigiani cattolici della Brigata Italia, in rappresaglia per l'uccisione di due soldati tedeschi.

Antefatti

Alla fine di settembre del 1944, i nazifascisti stavano cercando di eliminare i partigiani emiliani in vista dell'insurrezione generale per la liberazione dell'Emilia. Purtroppo, la delazione sotto tortura dell'ex staffetta partigiana Walter Tassi portò all'arresto di alcuni partigiani cattolici appartenenti alla Brigata Italia. Dopo aver subito incessanti torture e interrogatori, i prigionieri furono trasferiti alla casa del fascio di Mirandola, dove venne unito al gruppo anche il carpigiano Giuseppe Campana.

L'eccidio di San Giacomo Roncole: la strage nazifascista

La strage

La strage fu compiuta il 30 settembre 1944 dalla Brigata Nera di Mirandola, guidata da Antonio Nespoli e Vincenzo Falanga. I sei ostaggi detenuti presso la casa del fascio vennero prelevati e condotti a San Giacomo Roncole, dove furono impiccati davanti alla chiesa e al cosiddetto "casinone". Il luogo non fu scelto a caso, in quanto era un simbolo della resistenza cattolica modenese.

Il podestà di Mirandola, Alberto Paltrinieri, protestò inutilemente per la rappresaglia. Questa rappresaglia fu fatta a scopo dimostrativo, per intimorire la popolazione e per dare un segnale forte alla resistenza.

Le vittime

Le sei vittime dell'eccidio di San Giacomo Roncole erano partigiani cattolici della Brigata Italia. Si chiamavano Enea Zanoli "Spartaco" e Luciano Minelli di Modena, il maestro Alfeo Martini, Adriano Barbieri di Medolla, Nives Barbieri "Massa" di San Giacomo Roncole e Giuseppe Campana di Correggio.

Il ricordo

L'eccidio di San Giacomo Roncole è un triste ricordo di un passato che non deve essere dimenticato. Oggi, la memoria delle sei vittime è ancora viva grazie alle iniziative di associazioni antifasciste e cattoliche.

La cittadina di San Giacomo Roncole ospita anche un memoriale, voluto dall'Opera dei Piccoli Apostoli, che ricorda l'eccidio e la figura di don Zeno Saltini.

Inoltre, ogni anno si celebra una messa in memoria delle vittime presso la chiesa di San Giacomo, dove furono impiccati. Questa celebrazione è un momento di riflessione e di unità per ricordare il triste passato e per guardare avanti con speranza.

Conclusioni

L'eccidio di San Giacomo Roncole è ancora vivo nella memoria collettiva della comunità modenese. La stragi nazifasciste sono un triste episodio della nostra storia, ma grazie alla memoria delle vittime e alla lotta degli antifascisti, possiamo guardare al futuro con speranza e continuare a lottare per i valori della libertà e della giustizia.

Martina Caruso
Scritto da Martina Caruso
Aggiornato Venerdì 28 Gen 2022