Massa Lombarda

Massa Lombarda: Una città dal passato ricco di storia

Massa Lombarda, anche nota come ''La Màsa'' in lingua Romagnola, è un comune italiano con una popolazione di 10546 abitanti. Situato nella provincia di Ravenna, nella regione dell'Emilia-Romagna, questa città ha una storia ricca di fatti e avvenimenti storici.

Fondazione

Il territorio dove oggi sorge Massa Lombarda era coperto da boschi nel Medioevo, e a nord cominciavano le paludi della Valle Padusa. La zona non era abitata, ed era conosciuta come "massa" nei documenti altomedievali, un insieme di fondi con una chiesa parrocchiale intitolata a San Paolo. Nel 767, la "massa Sancti Pauli" apparteneva al monastero di rito bizantino di Santa Maria "in Cosmedin" di Ravenna.

I monaci realizzarono un reticolo fondiario (sul modello centuriale) composto da 15 appezzamenti con dimensione di 320 x 440 metri circa. In uno dei fondi meridionali sorgeva la chiesa parrocchiale. Nel XII secolo i "limes" (confini) della massa S. Pauli erano: a Sud il limes di Guercinoro (che corrisponde al confine attuale con Mordano); ad Ovest il "limes Mundus", oltre il quale vi era la "possessione del Bolognano"; a Nord la linea di prosecuzione ideale della Strada statale 253 San Vitale sull'asse di S. Agata sul Santerno, oltre la quale vi era la "Silva Bagnarola"; ad Est il limes di S. Anastasio, oltre la quale vi erano i fondi Meletolo, Roncadello e il fiume Santerno.

Nel 1164, l'imperatore Federico Barbarossa tolse ai monaci ravennati la "massa" e la diede ai conti di Cunio, suoi vassalli. Essi costruirono una fortificazione a difesa dei confini del territorio dove oggi è l'abitato della Zeppa (il castrum fu distrutto nel 1358).

Massa Lombarda: Storia e Cultura di una Città Emilia-Romagnola

Restituzione ai Monaci

Dopo la scomparsa dell'erede al trono Enrico VI di Svevia nel 1197, il papa Innocenzo III, fece rioccupare la Romagna e restituì la "massa" ai monaci. Il 12 novembre 1235 S. Maria in Cosmedin concesse in enfiteusi al comune d'Imola l'intero territorio della "massa S. Pauli" con contratto a durata centennale rinnovabile. "Con Istrumento di Pier Margarito da Manfredo, abbate del Monastero di Santa Maria in Cosmedin di Ravenna", così riportò lo storico massese Luigi Quadri, "fu conceduta l'investitura della Massa di San Paolo al Comune d'Imola che l'ebbe".

L'invasione di Ezzelino III da Romano

L'evento cruciale per la storia di Massa Lombarda avvenne alla metà del XIII secolo. Nella primavera del 1251, appena sei mesi dopo la morte dell'imperatore Federico II di Svevia, il tiranno della Marca trevigiana Ezzelino III da Romano (che era stato suo vicario) invase il distretto di Mantova desiderando di estendere il suo dominio. Allora 150 famiglie, provenienti in massima parte da Marmirolo (e, in misura minore, dalla stessa Mantova e da Cremona), per sfuggire al pericolo, oltrepassarono il Po e si rifugiarono a Bologna chiedendo ospitalità.

Offerta della Massa S. Pauli come rifugio

Bologna poté accoglierne solo 63 famiglie, mentre 87 rimasero da sistemare. La questione fu risolta grazie all'intervento del Comune d'Imola, che offrì ai coloni la "massa Sancti Pauli": la zona era ancora pressoché disabitata, ma fertile.

Conclusioni

La storia di Massa Lombarda è stata segnata dagli eventi storici che hanno avuto luogo nel territorio. La città ha visto il passaggio di monaci bizantini, la costruzione di una fortezza per proteggere il territorio dei vassalli di Federico Barbarossa e l'offerta della massa Sancti Pauli ai coloni che fuggivano da Ezzelino III da Romano. La città è diventata un importante centro culturale, con molte attrazioni turistiche e una vivace comunità locale. Se si visita questa città, bisogna tenere a mente che ogni angolo ha una storia da raccontare.

Marco Damico
Scritto da Marco Damico
Aggiornato Venerdì 19 Ago 2022