Martello
La provincia autonoma di Bolzano
La provincia autonoma di Bolzano, situata al confine tra Italia e Austria, è un'area trilingue dove convivono tre gruppi linguistici: tedesco, italiano e ladino. Secondo il censimento dei gruppi linguistici del 2011, il 69,41% della popolazione parla tedesco, il 26,06% italiano e il restante 4,53% ladino. La Val Gardena e la Val Badia sono le zone dove il ladino è maggiormente diffuso, mentre il capoluogo Bolzano, Merano e Bressanone sono i centri dove si parla principalmente italiano.
Statistiche
La tabella presente nel testo fornisce un quadro chiaro dell'evoluzione dei gruppi linguistici della provincia di Bolzano nel corso degli anni. Nel 1991 il gruppo tedesco costituiva il 67,99% della popolazione, mentre nel 2011 il 69,41%, il gruppo italiano è passato dal 27,65% al 26,06%, mentre il gruppo ladino dal 4,36% al 4,53%. È interessante notare che i dati relativi al gruppo ladino sono confluiti in quelli italiani.
Concentrazione dei gruppi linguistici
I residenti di lingua tedesca sono maggioranza in quasi tutti i comuni della provincia, ad eccezione di quelli dove si parlano italiano o ladino. Il comune di Bolzano, dove si parla principalmente italiano, è l'unico dove il gruppo italiano costituisce la maggioranza. I ladinofoni invece sono concentrati soprattutto nella Val Gardena e in Val Badia.
Variazioni e speculazioni
Il censimento del 2011 ha fatto emergere alcune variazioni nella distribuzione dei gruppi linguistici rispetto a quello del 1991. In particolar modo nel comune di Brennero il gruppo linguistico italiano ha subito una perdita del 9%. Secondo alcuni ciò potrebbe essere legato all'entrata dell'Austria nell'Unione europea e all'adesione degli Accordi di Schengen. Tali accordi avrebbero portato allo smantellamento della dogana e dei posti di frontiera al passo del Brennero, causando la riduzione del personale presente in zona.
Rinvio del censimento
In conclusione, è importante sottolineare che il censimento dei gruppi linguistici che avrebbe dovuto iniziare il 1 marzo 2022 è stato rinviato a data imprecisata. Si tratta di una decisione dettata da questioni giuridiche e tecniche. Il censimento permetterà di avere un'aggiornata fotografia della composizione linguistica della provincia e di monitorare l'eventuale evoluzione della stessa.