Lorenzago di Cadore

Lorenzago di Cadore: alla scoperta del comune veneto

Il paese

Se siete alla ricerca di un piccolo comune tranquillo e rilassante per la vostra prossima vacanza, Lorenzago di Cadore potrebbe essere la scelta perfetta. Con i suoi 570 abitanti, Lorenzago è uno dei ventidue comuni che costituiscono la Magnifica Comunità di Cadore, situato sulla sinistra del Piave, a 883 m s.l.m. Lungo la strada statale 52 che collega il Cadore alla Carnia attraverso il Passo della Mauria, Lorenzago è anche un'area di confine di provincia e di regione.

Il paese non è diviso in frazioni, ma presenta due distinti assetti urbanistici: uno denso e compatto composto da due borgate storiche e uno più contemporaneo che si estende in località Monteona, Dera, Piate, e Rivadó. Le due borgate storiche sono collegate dalla strada statale 52 che attraversa tutto il paese. Da Piazza Calvi, la principale del paese, la strada sale fino a Cima Faureana e poi percorre il piano Viale Città di Genova passando dalla borgata di Villagrande (Gortina) a quella di Villapiccola (Vila). La strada riprende a salire fino al Ponte di Ramaió per continuare, con un tratto di otto chilometri, sino al Passo della Mauria. Il Passo della Mauria ed il Monte omonimo con le sue doline imbutiformi si trovano interamente entro il territorio di Lorenzago.

Lorenzago di Cadore: tra montagne e tradizioni venete.

Geografia fisica

Territorio

Il territorio comunale ha una superficie di 27,95 km², degrada dolcemente (da sud-est a nord-ovest), ma non uniformemente e con vari falsipiani, fino ad arrivare al corso del Piave, dove comincia il lago di Centro Cadore formato dallo sbarramento della diga di Sottocastello.

Il territorio è caratterizzato da molte vallette minori, che sono percorse da piccoli rii, quali il Romotoi, il rio dei Tofi, il Rin de la Cros tributari del Torrente Piova, il rio dell'Acquafredda col subaffluente rio Borbe ed il Ramaió tributari del Cridola (torrente). Tutte queste acque appartengono al bacino del Piave; solo il torrente Tora, che ha origine dal Monte Toro a nord della forcella del Cridola, appartiene al Tagliamento, della cui riva destra è affluente, come pure il rio di Stabie, che è affluente di sinistra.

Il confine del territorio comunale è segnato come estrema linea meridionale dalla Cresta del Cridola, i punti estremi orientale ed occidentale sono rispettivamente la confluenza rio di Stabie-Tagliamento e la confluenza Cridola-Piave; il punto più settentrionale si trova pressappoco alla confluenza Piave-Piova. Dalla forcella o più precisamente dalla tacca del Cridola, il territorio confina con quello di Forni di Sopra sino a Stabie; da Stabie sino alla confluenza Piave-Cridola con quello di Domegge di Cadore.

Le elevazioni principali sono, oltre il Cridola (2.581 m), la Cresta del Miaron e le quattro punte di 2.373 m, 2.290 m, 2.215 m e 2.156 m, il Colle Audoi (1.560 m), quello di Mezzarazzo (1.361 m), la Cima Faureana (1.850 m) e la zona montuosa di monte Raut e Monte San Margherita.

Clima

Lorenzago di Cadore ha un clima di tipo continentale e montano, con estati non troppo calde e inverni molto freddi e nevosi. I mesi migliori per visitare il paese sono maggio, giugno, luglio, agosto e settembre, quando la temperatura è mite e il paesaggio è verde e rigoglioso. Durante questi mesi, si possono fare lunghe passeggiate o escursioni in montagna e godere della bellezza della natura circostante.

Storia

Lorenzago di Cadore è una località ricca di storia ed è stata abitata fin dall'epoca preistorica. Gli antichi Romani la chiamavano Laurinum e la utilizzavano come punto di passaggio per le loro spedizioni militari. In epoca medievale, il paese fu oggetto di contese tra le famiglie nobili locali, tra cui i Da Camino e i Duchi di Austria. Nel 1508, durante la Guerra della Lega di Cambrai, la Serenissima Repubblica di Venezia conquistò Lorenzago e lo annesse al Cadore.

Nel XIX secolo, Lorenzago divenne una meta turistica di rilievo. Le sue acque minerali furono considerate come benefiche per la salute e vennero utilizzate per curare le malattie respiratorie. Nel corso del tempo, il paese si è sviluppato grazie alla costruzione di nuove case e all'apertura di nuove attività commerciali e turistiche.

Cosa vedere

Lorenzago di Cadore offre molti luoghi d'interesse per i visitatori. Uno dei monumenti più importanti del paese è la Chiesa della Madonna del Carmelo, costruita nel XVIII secolo e arricchita nel corso degli anni con pregevoli arredi e opere d'arte. La chiesa conserva anche alcune reliquie di san Giovanni Battista. Altri luoghi di interesse sono il maestoso Ponte di Ramaió, che attraversa il torrente Ramaió, e il Museo Etnografico, dove si possono ammirare oggetti d'arte e tradizioni locali.

Per gli amanti della natura e della montagna, l'area circostante offre numerosi sentieri e percorsi per escursioni, trekking e arrampicate. Tra le montagne più belle da visitare ci sono il Monte Raut, il Monte San Margherita e la Cima Faureana.

Cosa mangiare

La cucina locale è caratterizzata da piatti semplici ma dal sapore autentico. Tra le specialità da assaggiare ci sono i casunziei (ravioli ripieni di patate e ricotta), lo speck (prosciutto), il formaggio di malga e la torta di pane. Il paese ospita anche alcuni ristoranti che offrono cucina casalinga e piatti tipici della tradizione cadorina.

Conclusioni

Lorenzago di Cadore è un comune che offre uno scenario naturale tra i più belli del Veneto. L'area circostante è ricca di sentieri e percorsi escursionistici, montagne maestose, ristoranti tipici e luoghi d'interesse storico-culturale. Lorenzago di Cadore è il luogo ideale per chi cerca tranquillità, bellezza e relax lontano dal caos cittadino.

Alessandro Romano
Aggiornato Sabato 3 Dic 2022