Locorotondo

Benvenuti a Locorotondo: tra storia, natura e tradizioni

Benvenuti a Locorotondo, uno dei comuni più belli della Puglia. Scoprirete la storia, la geografia e il clima di questo splendido centro che si affaccia sulla Valle d'Itria. Il nome di questa città, ''U Curdùnne'' in dialetto locale, richiama la caratteristica forma del centro storico, un insieme di piccole case bianche disposte su anelli concentrici, ma anche l'ipotesi che ci sia un legame con il latino tardo ''Locus Rotundus''. In ogni caso, il risultato è uno spettacolo per gli occhi.

Geografia fisica

Locorotondo si trova nella parte meridionale dell'altopiano delle Murge, a 410 metri sul livello del mare, nella Valle d'Itria o ''Murgia dei Trulli''. Questa valle è una depressione carsica formata da due unità litostratigrafiche dette Calcare di Fasano e Calcare di Ostuni. La morfologia presenta valli (''polje''), rilievi poco elevati, grotte e doline. Il lavoro agricolo ha modellato il paesaggio di Locorotondo, dove il 13% della superficie agraria è dedicata alla viticoltura, e il resto alla cerealicoltura e agli uliveti.

Locorotondo conta oltre 150 frazioni o tracce di comunità agricole che si raccolgono attorno a trulli, nei pressi di chiesette, pozzi e piazzali. Il clima di Locorotondo si presenta in una fascia di intermezzo tra mediterraneo e continentale. Gli inverni sono moderatamente freddi, le estati calde e secche, e per quanto riguarda la pioggia, è una delle località più piovose della Puglia centro-meridionale.

Locorotondo: storia, natura e tradizioni della Valle d'Itria

Storia

Le evidenze archeologiche mostrano che l'area di Locorotondo era abitata già nel III millennio a.C. Il primo insediamento risale all'epoca tra il IX e il VII secolo a.C., forse la colonizzazione greca di Antica Grecia Locri. Nel 1195, durante la dominazione Hohenstaufen, compare la prima menzione di ''Rotondo'' o ''casale rotondo'' intorno alla chiesa di san Giorgio, appartenente al feudo del monastero di santo Stefano. Gli abitanti cercarono in diverse occasioni di sottrarsi alla giurisdizione del monastero, cosa che avvenne nel 1385, quando divenne un possedimento della famiglia Orsini del Balzo.

Cultura e tradizioni

Locorotondo è una città vivace e accogliente dove le tradizioni e la cultura si sono conservate nel tempo. La festa patronale di san Giorgio, che si tiene il 23 aprile, è l'evento più importante dell'anno, accompagnata da processioni, concerti e spettacoli pirotecnici. Il borgo antico con le case bianche, i vicoli lastricati e le piazze sono un vero spettacolo, e sono stati usati come location per numerose produzioni cinematografiche.

Cosa fare a Locorotondo

Locorotondo è una cittadina adatta a tutti, con la sua bellezza e la sua atmosfera. Potete passeggiare nel suo centro storico ammirando le bianche case circolari e visitando la chiesa di San Giorgio. Il Museo del Territorio ''don Salvatore Lorusso'' è un'opzione per chi desidera conoscere meglio la storia e le tradizioni di Locorotondo. La cantina sociale del paese è un altro tesoro, bandiera della viticoltura locale. Potete inoltre fare escursioni nei dintorni, alla scoperta dei trulli di Alberobello e degli altri paesi della Valle d'Itria.

Cucina locale

A Locorotondo troverete una cucina ricca di sapori e profumi, frutto della tradizione contadina e della variegata produzione agricola. Fra i piatti tipici, la salsiccia, la bombetta (carne di vitello ripiena di formaggio o pancetta), le orecchiette con le cime di rapa, le braciole al sugo, i fagiolini stufati e il pane con la Crusceddu. Il primitivo di Locorotondo è il vino simbolo della Valle d'Itria, caratterizzato da una spiccata acidità e dal colore rosso rubino.

Conclusioni

In conclusione, Locorotondo è un tesoro da visitare, dove la storia, la natura e le tradizioni si uniscono in un'atmosfera magica. Il centro storico con le case bianche, il paesaggio collinare della Valle d'Itria e le specialità gastronomiche locali vi lasceranno un ricordo indimenticabile. Venite a scoprire Locorotondo e lasciate che questa piccola città vi rapisca il cuore per sempre.

Davide Neri
Scritto da Davide Neri
Aggiornato Lunedì 12 Set 2022