San Pietro

San Pietro Infine: un borgo campano dalla storia travagliata

San Pietro Infine è un comune di 855 abitanti situato nella provincia di Caserta, in Campania. La particolarità di questo borgo è quella di essere uno dei quattro comuni campani il cui territorio confina con due regioni. San Pietro Infine, infatti, si incunea tra Lazio e Molise, occupando l'angolo settentrionale della provincia di Caserta.

Il territorio

Il borgo è arroccato su di uno sperone di roccia immerso in un territorio verdeggiante. Interessante notare come i ritrovamenti di conchiglie fossilizzate nella pietra calcarea, che qui veniva estratta per le costruzioni, attestino forse che anticamente lo sperone era sommerso da un lago.

San Pietro Infine: storia di un borgo campano

Origini del nome

Indubbiamente legato al culto di San Pietro, il toponimo include "in fine" per riferirsi alla posizione di confine che occupava questo territorio quando faceva parte della Terra di San Benedetto. Secondo alcuni, "Infine" deriva da "ad flexum", "presso la curva".

Storia

Il territorio dal IV secolo a.C. al III secolo a.C. era conteso tra Osci e Sanniti. Nella terza guerra sannitica venne conquistato e colonizzato dai romani. Probabilmente a causa delle devastazioni barbariche subite durante l'Alto Medioevo, non ci sono pervenute testimonianze degli insediamenti romani.

Il borgo ha origine medioevale: rimangono ancora gli stretti vicoli a gradoni e alcune case di pietra calcarea con tetti lignei, ma questi sono solo pochi resti perché San Pietro Infine fu distrutto da quindici giorni di bombardamenti nel 1944.

Per il territorio di San Pietro Infine di rilevante influenza furono i monasteri di Abbazia di San Vincenzo al Volturno e di Montecassino. San Pietro Infine fece parte della Terra di San Benedetto e ancor oggi appartiene alla abbazia territoriale di Montecassino. La posizione protetta ha tenuto lontano il centro dagli eventi tumultuosi della Provincia di Terra di Lavoro (1860-1927); al momento dell'Unità d'Italia, la stessa posizione ha favorito la diffusione dei brigantaggio, tra i quali è rimasto famoso Domenico Fuoco.

La Seconda guerra mondiale decimò la popolazione. Durante i bombardamenti della battaglia di San Pietro Infine molti Sanpietresi si rifugiarono in quelle che vennero chiamate "grotte della valle", alcuni si rifugiarono sul monte Sambucaro. Le immagini di quei tetri momenti sono state ritratte nel documentario ''The Battle of San Pietro'' di John Huston. Sul tratto della Linea Gustav che comprendeva San Pietro Infine e Mignano Monte Lungo per la prima volta i soldati italiani combatterono al fianco degli alleati.

Nel 1950 iniziò un piano di ricostruzione che diede ai Sanpietresi superstiti un nuovo centro dove vivere, ma collocato più a valle. Nel 1959 Mario Monicelli vi girò alcune scene del film La grande guerra.

Onorificenze

San Pietro Infine ha ricevuto la Medaglia d'oro al Merito Civile per il coraggio e la resistenza mostrati durante la Seconda guerra mondiale. Il Comune, infatti, occupato da truppe tedesche, si trovò al centro di numerosi combattimenti, subendo violenti bombardamenti e feroci rappresaglie che procurarono numerose vittime civili e la totale distruzione dell'abitato.

San Pietro Infine è un borgo che ha attraversato una storia travagliata ma resistente, forgiato dalle vicissitudini del passato e dalle difficoltà del presente, capace di mantenere la propria identità e di trasmettere la propria forza di volontà alle future generazioni.

Marco Damico
Scritto da Marco Damico
Aggiornato Sabato 3 Set 2022