Borgo Podgora

Borgo Podgora: un borgo rurale immerso tra la natura e la storia

Borgo Podgora è una pittoresca frazione del comune di Latina che si caratterizza per la sua ricca storia e per la bellezza della natura che lo circonda. Il borgo è il primo nucleo abitativo edificato durante la Bonifica Integrale e fu concepito come un iniziale villaggio operaio. Successivamente, si trasformò in un centro rurale a servizio delle campagne locali da appoderare.

Geografia fisica

Il territorio di Borgo Podgora è delimitato a nord dal Canale "Acque Alte" e costituisce il confine amministrativo tra il comune di Latina e quello di Cisterna di Latina. Il borgo è immerso in una vastissima area agricola appoderata ed è in grande espansione urbana. Attualmente, il centro abitato include un nuovo parco, un oratorio e campi sportivi per pallavolo, calcetto e basket, oltre a nuove abitazioni.

Borgo Podgora: natura e storia in un borgo rurale

Toponomastica

Borgo Podgora deve il suo nome alla sanguinosa battaglia della prima guerra mondiale, che ebbe luogo a Piedimonte del Calvario, una frazione di Gorizia (Podgora in lingua slovena). La toponomastica locale prevede l'intitolazione di strade e piazze a scienziati e fisici, ma si trovano anche diverse denominazioni legate alla vita contadina dell'Agro Pontino, come Via dell'Aratro, Via della Carbonaia e Via del Massaio.

Storia

Borgo Podgora fu costruito nel 1927 in riferimento sia al suo centro che ai poderi diffusi sul suo territorio, nel quadro dell'appoderamento delle paludi bonificate. Il Consorzio di Bonifica di Piscinara e l'Opera Nazionale Combattenti parteciparono alla realizzazione del borgo, che fu inaugurato con il nome di Sessano, mutuato dai vicini ruderi di una torre medievale omonima, successivamente ridenominato Borgo Podgora nel 1931/1932.

Il borgo fu popolato da coloni originariamente prevalentemente veneti, friulani e ferraresi, a cui furono assegnati i poderi appena realizzati. Inizialmente, i terreni furono coltivati in regime di "dipendenza" dall'ente ONC, successivamente riscattati in proprietà dai coloni stessi. Il centro del borgo, con la vecchia chiesa di Santa Maria Mater Dei, la piazza dedicata al primo parroco Orlando Biral, la scuola, la sede dell'azienda agraria statale e alcune abitazioni e vari altri edifici di servizio, venne realizzato lungo il tracciato del preesistente Stradone dei Pescatori.

Il borgo è celebre per essere il luogo in cui Antonio Pennacchi ha ambientato il suo libro "Canale Mussolini", che ha vinto il Premio Strega nel 2010.

In conclusione, Borgo Podgora è un luogo ricco di storia, immerso nella natura, dal nome evocativo e dalla toponomastica affascinante. Se vi capiterà di visitarlo, non dimenticate di fare una passeggiata tra le sue strade e le sue campagne per respirare l'atmosfera di un tempo.

Marco Damico
Scritto da Marco Damico
Aggiornato Sabato 3 Set 2022