La Valle

Un campo di concentramento nazista in Italia

Il campo di transito di Bolzano è stato un campo di concentramento nazista attivo a Bolzano durante la seconda guerra mondiale. Prima di essere un Lager nazista, era stato un Lager fascista per prigionieri di guerra alleati dal 1942. Il campo si trovava in via Resia 80. Oggi presso l'ex Lager si trova un luogo della memoria chiamato "Passage der Erinnerung".

Storia del campo

Durante l'estate del 1944, il campo iniziò ad accogliere detenuti in vecchi capannoni del genio militare italiano. Nel corso di dieci mesi, tra 9.000 e 9.500 detenuti furono imprigionati nel campo. Solitamente si pensa che il numero dei prigionieri fosse superiore, ma la numerazione a Bolzano non partì da 1, bensì da circa 2979, proseguendo da dove si era giunti a Fossoli. I prigionieri provenivano principalmente dall'Italia centrale e settentrionale e avevano subito l'arresto da parte del regime collaborazionismo della Repubblica Sociale Italiana. Molti furono poi consegnati alle SS. Circa il 20% dei prigionieri fu arrestato a Milano, il 10% nella provincia di Belluno e il resto proveniva da altre regioni italiane.

Campo di Bolzano: Un Lager Nazista in Italia

Tipologia dei prigionieri

I prigionieri erano principalmente oppositori politici, ma non mancavano detenuti ebrei, disertori sudtirolesi della Wehrmacht o i loro familiari (Sippenhaft), zingari (Rom e Sinti) e Testimoni di Geova.

I campi di sterminio del Reich

Circa 3.500 detenuti furono trasferiti nei campi di sterminio del Reich. Tra questi campi vi erano il campo di concentramento di Mauthausen, il campo di concentramento di Flossenbürg, il campo di concentramento di Dachau, il campo di concentramento di Ravensbrück e il campo di concentramento di Auschwitz.

Lavoratori schiavi

La maggior parte dei prigionieri rimasti a Bolzano fu impiegata come lavoratori schiavi, sia nei laboratori del campo che nelle aziende della vicina zona industriale e anche nella IMI, che aveva trovato rifugio all'interno della galleria del Virgolo per sfuggire ai bombardamenti alleati. Alcuni furono anche impiegati come raccoglitori di mele.

Le uccisioni nel campo

Durante la storia del campo, sono state documentate circa 48 uccisioni, anche se alcune fonti ipotizzano fino a 300. Tra le vittime, 23 italiani furono catturati e uccisi durante l'eccidio della caserma Mignone il 12 settembre 1944.

La liberazione dei prigionieri

Man mano che gli alleati avanzavano, i prigionieri furono liberati a scaglioni tra il 29 aprile e il 3 maggio 1945, quando il Lager fu definitivamente dismesso.

In sintesi, il campo di transito di Bolzano è stato un campo di concentramento nazista attivo a Bolzano durante la seconda guerra mondiale. Circa 9.000-9.500 prigionieri furono imprigionati nel campo, principalmente oppositori politici arrestati dal regime del collaborazionismo della Repubblica Sociale Italiana e poi consegnati alle SS. Circa 3.500 prigionieri furono trasferiti nei campi di sterminio del Reich, mentre gli altri furono impiegati come lavoratori schiavi. Tra le vittime, 23 italiani furono uccisi durante l'eccidio della caserma Mignone. I prigionieri furono liberati man mano che gli alleati avanzavano. Oggi, presso l'ex Lager, si trova un luogo della memoria chiamato "Passage der Erinnerung".

Giovanni Rinaldi
Scritto da Giovanni Rinaldi
Aggiornato Giovedì 29 Set 2022