Jesi
La ferrovia Roma-Ancona: un viaggio tra lazio, Umbria e Marche
Se siete alla ricerca di un modo comodo ed efficiente per raggiungere Ancona e la costa adriatica partendo dalla capitale italiana, la ferrovia Roma-Ancona è sicuramente una delle soluzioni più convenienti. Lungo il suo percorso, la ferrovia attraversa il territorio laziale, poi l'Umbria, dove tocca le città di Terni, Spoleto e Foligno, per poi attraversare l'Appennino umbro-marchigiano e infine arrivare sulle Marche centrali, toccando Fabriano e Jesi e terminare a Falconara Marittima, nei pressi di Ancona.
Ma dietro questa importante linea ferroviaria c'è una storia interessante e complessa, che affonda le radici nell'antico Stato Pontificio.
La storia della ferrovia Roma-Ancona
Il progetto della ferrovia Roma-Ancona prende forma nell'antico Stato Pontificio poco dopo la morte di papa Gregorio XVI, avvenuta nel 1846. Nonostante numerosi progetti e proposte, infatti, il predecessore di Pio IX non aveva mai autorizzato la costruzione di una linea ferroviaria.
Ma con l'arrivo sul trono di Pietro di Pio IX, le cose cambiarono. Nel 1846, la Segreteria di Stato autorizzò la costruzione di una linea ferroviaria che collegasse lo Stato Pontificio al principale porto dell'Adriatico, quello di Ancona. L'obiettivo era anche quello di collegarsi alle strade ferrate del Lombardo-Veneto, passando per Bologna e Modena.
Vennero presentate varie proposte di tracciato, ma alla fine la commissione pontificia optò per la soluzione che prevedeva il passaggio dal valico di Fossato di Vico, per la valle del Potenza (fiume) e per la valle del Nera (Italia) e del Chienti.
Il progetto esecutivo prese il nome di ''Strada Ferrata "Pio Centrale"'' in onore del Papa, ma la costruzione fu rallentata dal passaggio dallo Stato Pontificio al Regno d'Italia di gran parte del territorio attraversato dalla ferrovia. Inoltre, si verificarono dissesti, scandali finanziari e difficoltà di tracciato. Anche incidenti come l'esplosione del deposito di polveri da sparo durante la costruzione del tratto Narni-Nera Montoro causarono ulteriori ritardi.
L'esercizio della ferrovia Roma-Ancona fu comunque iniziato, nelle tratte già costruite, già nel 1865 dalla Società per le strade ferrate romane (SSFR), nata dalle ceneri di un gruppo di piccole società minori. La ferrovia fu inaugurata dal Regno d'Italia il 29 aprile 1866.
I percorsi della ferrovia Roma-Ancona
Dalla sua inaugurazione, la ferrovia Roma-Ancona ha rappresentato un importante collegamento tra la capitale italiana e la costa adriatica della penisola. Lungo il suo percorso, la linea ferroviaria tocca diverse città di interesse storico, artistico e paesaggistico, offrendo ai viaggiatori la possibilità di scoprire alcune delle bellezze dell'Italia centrale.
La ferrovia attraversa il Lazio, con una fermata a Orte, poi l'Umbria, con tappe a Terni, Spoleto e Foligno. Il paesaggio che si ammira dalle vetture è in parte montuoso, in parte collinare e in parte costiero, attraversando l'Appennino umbro-marchigiano per poi arrivare sulle Marche centrali, toccando Fabriano e Jesi e terminare a Falconara Marittima, nei pressi di Ancona.
Il futuro della ferrovia Roma-Ancona
La ferrovia Roma-Ancona continua a rappresentare uno dei collegamenti ferroviari più importanti dell'Italia centrale, contribuendo a favorire il turismo e lo sviluppo della costa adriatica.
Tuttavia, negli ultimi anni sono state sollevate alcune critiche sulla qualità e l'efficienza del servizio ferroviario, in particolare riguardo alla puntualità dei treni e alla manutenzione delle infrastrutture.
Per questo motivo, sono in corso alcune iniziative volti a migliorare il servizio ferroviario sulla linea Roma-Ancona, tra cui la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria, la promozione di nuove soluzioni di trasporto e l'implementazione di nuove tecnologie per migliorare la sicurezza e l'affidabilità del servizio.
In conclusione, la ferrovia Roma-Ancona rappresenta un importante tassello della rete ferroviaria italiana, offrendo ai viaggiatori la possibilità di scoprire alcune delle bellezze dell'Italia centrale. Nonostante alcune difficoltà e criticità, il servizio ferroviario continua a funzionare, contribuendo allo sviluppo turistico ed economico della regione.