Isola del Giglio

Esplorando l'Isola del Giglio: una guida alla geografia, flora e fauna

Se state programmando una vacanza in Toscana e cercate un'esperienza diversa dal solito, vi consiglio di visitare l'Isola del Giglio. Con i suoi poco più di 1300 abitanti, questa località offre un'atmosfera rilassante e autentica che difficilmente troverete altrove. In questo articolo vi guiderò alla scoperta della geografia, flora e fauna dell'isola, per darvi un'idea di cosa vi aspetta.

Geografia fisica

L'Isola del Giglio è situata a pochi chilometri dalla costa toscana ed è composta dall'omonima isola principale e dall'Isola di Giannutri, distante alcune miglia a sudest. Il territorio dell'isola principale è quasi completamente collinare, con la cima più alta del Poggio della Pagana che raggiunge i 496 metri s.l.m. nella parte centrale dell'isola. Il perimetro costiero è di 27 km ed è in larga parte roccioso, tranne che in alcuni punti dove si aprono le meravigliose spiagge del Campese, Arenella, Cannelle e Caldane sul versante orientale dell'isola.

Esplorare l'Isola del Giglio: guida alla fauna, flora e geografia

Flora

Come molte isole dell'Arcipelago toscano, l'Isola del Giglio aveva originariamente una ricca vegetazione costituita da foresta mediterranea sempreverde che copriva quasi tutto il territorio isolano. Con il passare del tempo e la crescita dell'economia agricola, durante la quale si è intensificata l'agricoltura, l'allevamento e si sono registrati molteplici incendi, gran parte di queste specie di piante si sono gradualmente estinte. Tuttavia, con l'aumento del turismo e il conseguente declino dell'agricoltura, la vegetazione naturale sta lentamente ma costantemente ricostruendosi.

L'antica vegetazione che dominava l'isola era composta da macchia mediterranea di Quercus ilex e Quercus suber con Erica arborea, Arbutus unedo, caprifoglio (Lonicera implexa), strappabrache (Smilax Aspera), robbia (Rubia peregrina) e ciclamino (Cyclamen repandum e Cyclamen hederifolium). Questa vegetazione si ritrova tutt'oggi principalmente sul Promontorio del Franco lungo la costa occidentale a sud di Giglio Campese, sul versante est di Poggio del Castello e nella Vallata del Molino. Negli anni '50, le pendici del Poggio della Pagana sono state rimboschite con Pinus Pinea e Pinus Pinaster. Fino a qualche decennio fa, su quasi tutta l'isola erano stati costruiti muri a secco di granito, detti "greppe", che delimitavano terrazzamenti adibiti alla coltivazione di vigne che oggi producono il noto vino gigliese. La maggior parte di questi terrazzamenti, tuttavia, è stata abbandonata e conquistata da una bassa gariga con Helichrysum e in seguito da cisti.

Fauna

L'isola non si vanta di una grande varietà di fauna terrestre, che si limita a specie come il coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus), la crocidura suaveolens, il topo selvatico (Apodemus sylvaticus) e la pecora selvatica (Ovis musimon), importata sull'isola nel 1955 per evitarne l'estinzione. Dopo aver scongiurato il rischio di estinzione, si è deciso di "eradicare", ovvero rimuovere, questa specie animale essendo non autoctona.

Ciò che invece abbonda sulla l'Isola del Giglio sono le specie di Chiroptera, ovvero i pipistrelli. Sono presenti il Tadarida teniotis, il Miniopterus schreibersii, il Pipistrellus pipistrellus, il Pipistrellus kuhlii, la Nyctalus noctula, l'Hypsugo savii, l'Eptesicus serotinus, l'Plecotus auritus e l'Plecotus austriacus.

Conclusioni

Tutta l'isola è un paradiso naturale che merita di essere scoperto con calma, assaporando ogni dettaglio. Tra baie nascoste da scogliere, cale da sogno e verde rigoglioso, l'Isola del Giglio farà apprezzare la natura in un modo nuovo e originale. Venite a scoprire l'autenticità di questo luogo e lasciatevi incantare dal suo fascino senza tempo.

Davide Neri
Scritto da Davide Neri
Aggiornato Sabato 7 Gen 2023