Grotte di Castro

Scopriamo insieme Grotte di Castro!

Ciao a tutti! Oggi vi porto alla scoperta di Grotte di Castro, un comune italiano della provincia di Viterbo, nel Lazio, che conta circa 2391 abitanti. Situato a circa 45 km dal capoluogo Viterbo, questo comune si trova sul margine settentrionale dell'antico cono vulcanico della catena dei monti Volsini, che originò oltre 300.000 anni fa il Lago di Bolsena.

Un territorio incantevole

Grotte di Castro è una cittadina meravigliosa che si trova immersa in un paesaggio suggestivo, dove il verde della natura si fonde con le acque cristalline del lago. Grazie alla sua posizione geografica, questa città può vantare una grande varietà di paesaggi, dalle colline ai boschi, dalle caverne ai prati verdi.

Grotte di Castro: storia, natura e arte in Tuscia

Clima

La cittadina di Grotte di Castro si trova in una zona climatica classificata come E, con 2249 GR/G.

Storia di Grotte di Castro

Grotte di Castro vanta una storia molto antica, che affonda le proprie radici nell'epoca degli Etruschi. Sull'omonima collina, lungo la strada che collega il paese al lago di Bolsena, sorgeva una città di discreta importanza identificata per lungo tempo col nome di ''Tiro'' mentre oggi viene genericamente indicata col nome di Civita di Grotte di Castro, il cui antico nome etrusco è ancora sconosciuto.

La città era situata al confine fra i territori di Vulci e Volsinii, e dominava la sponda nord del lago. Fu conquistata dai Romani fra il IV secolo a.C. e il III secolo a.C.

Nell'VIII secolo la città fu distrutta dai Longobardi. La distruzione fu così feroce che una vicina località, ancora oggi chiamata "valle muje", ovvero "valle degli urli", sarebbero state proprio le grida di terrore pronunciate dagli abitanti di Civita mentre venivano uccisi.

I sopravvissuti si rifugiarono in località ritenute più sicure, come Gradoli, San Lorenzo Nuovo e appunto Grotte. Il nome dell'abitato fu scelto per la presenza di caverne sotto la rupe, visibili ancora oggi e che potevano costituire un rifugio sicuro in caso di aggressione.

Nel 1077 il paese compare col nome di "Castrum Cripaturm" nel documento di donazione di Matilde di Canossa alla Santa Sede. Nel 1144 fu distrutto il piccolo villaggio di Rosano (che sorgeva nel territorio fra Grotte e Acquapendente) e i suoi abitanti furono trasferiti a Grotte.

Il Ducato di Castro e il Santuario di Maria

Il centro fu conteso per secoli fra la Chiesa cattolica e Orvieto, poi nel 1537 fu acquistato dai Farnese ed entrò a far parte del Ducato di Castro. Nel 1615 iniziò la devozione per la Madonna con la costruzione del Santuario.

Nel 1649, con la caduta di Castro (Lazio), Grotte di Castro ritornò allo Stato Pontificio. Nel 1656 Papa Alessandro VII donò agli abitanti di Grotte le reliquie di San Flavio Clemente, conservate nelle Catacombe di Roma. San Flavio diventò così il patrono di Grotte.

L'occupazione garibaldina

Nel 1860, durante l'espansione dei Mille, un distaccamento di garibaldini dopo lo sbarco a Talamone sconfinò nello Stato Pontificio con lo scopo di sollevare le popolazioni locali contro il governo pontificio. La sera del 18 maggio, i volontari garibaldini sconfinarono occupando Latera, successivamente puntarono verso Grotte di Castro che fu preso la mattina del 19 maggio al grido di "Viva l'Italia".

Alla scoperta del territorio

Grotte di Castro è una cittadina che merita sicuramente una visita. Il paese offre numerose attrattive turistiche, come la Cattedrale di Santa Maria Assunta, il Santuario di Santa Maria dell'Aquila, il Castello di Grotte di Castro e la Chiesa di San Flavio.

La Cattedrale di Santa Maria Assunta, costruita nella seconda metà del XII secolo, è un edificio di stile romanico-gotico, che conserva al suo interno importanti opere d'arte, come la tavola con la Madonna con Bambino e Santi di Filippo Lippi.

Il Santuario di Santa Maria dell'Aquila, invece, risale al XVII secolo ed è situato sulla cima di una collina. Da qui, si può godere di una vista panoramica sul lago di Bolsena e sulla campagna circostante.

Il Castello di Grotte di Castro, invece, è un'antica fortezza che sorge sulle rovine dell'antica città etrusca di Tiro. Attualmente, l'edificio ospita la Biblioteca Comunale e una pinacoteca.

Infine, la Chiesa di San Flavio, costruita nel XVII secolo, conserva il corpo del Santo protettore del paese, donato dalla Santa Sede nel 1656.

Un tesoro della Tuscia

In conclusione, Grotte di Castro è una piccola perla della Tuscia, ricca di storia e bellezze naturali. Se viaggiate in questa zona, non potete perdervi la visita alla cittadina e alle sue numerose attrazioni turistiche. Vi assicuro che ci sono molte cose da scoprire e che ne rimarrete affascinati!

Andrea Fontana
Scritto da Andrea Fontana
Aggiornato Martedì 6 Dic 2022