Gonnoscodina

Un viaggio alla scoperta di Gonnoscodina: storia, arte e natura

Se sei alla ricerca di un luogo tranquillo, lontano dal trambusto cittadino, dove poter respirare aria pura e goderti panorami mozzafiato, Gonnoscodina potrebbe essere la meta giusta per te. Questo comune sardo, che conta solamente 433 abitanti, si trova nella provincia di Oristano, immerso nell'antica regione della Marmilla, e offre molte opportunità per scoprire la sua storia, l'arte e la bellezza naturale del suo territorio.

Geografia: un territorio fertile tra Giare e Monte Arci

Il territorio di Gonnoscodina si estende su un pendio collinare tra la Giara di Gesturi, la Giara di Siddi e il Monte Arci. Le numerose alture e i corsi d'acqua come il Rio Mogoro fanno di questa zona un luogo particolarmente fertile adatto all'agricoltura. Ma non solo, Gonnoscodina è il punto di partenza per raggiungere luoghi naturalistici unici, come la Giara di Gesturi, dove potrai ammirare i famosi cavallini selvaggi, la Giara di Siddi con la sua singolare roccia basaltica, e le pendici del Monte Arci con i suoi angoli incontaminati e la presenza di giacimenti di ossidiana.

Gonnoscodina: storia, arte e natura in un comune sardo.

Origini del nome e storia: un toponimo che parla di pietra e collina

Il nome Gonnoscodina deriva dalla sua posizione su un declivio collinare: la radice "Gonnos" significa "collina" mentre "Codina" significa "pietra" o "roccia". Fin dall'antichità il territorio di Gonnoscodina è stato abitato, come testimoniano alcuni monumenti di età nuragica, e successivamente fu frequentato dai Sardegna romana, alla cui epoca risale una piccola necropoli e un deposito con monete rinvenuti nelle campagne circostanti. Nel Medioevo sorse il villaggio, appartenente alla curatoria di Parte Montis nel giudicato di Arborea. Nel 1478 passò sotto il dominio aragonese, e fu incorporata nell'Incontrada dei Parte Montis. Nel 1603, passò ai Centelles e successivamente agli Osorio de la Cueva. Fu riscattata nel 1839 con la soppressione del sistema feudale.

Monumenti e luoghi d'interesse: il fascino del centro storico e le chiese di Gonnoscodina

Il centro storico di Gonnoscodina accoglie diversi monumenti e luoghi d'interesse, come l'antico ponte del XVIII secolo, ricostruito su una base di un antico ponte romano, e le chiese di San Sebastiano e San Daniele. La chiesa di San Daniele, eretta nella prima metà del XIX secolo, si trova all'ingresso del paese ed è diventata il simbolo di Gonnoscodina. La sua pianta centrale ospita all'interno un altare in marmo pario, e il parco circostante è avvolto dalla macchia mediterranea. La chiesa di San Sebastiano, invece, è la chiesa principale che ha sostituito l'antica parrocchiale di San Bartolomeo, di cui oggi restano solo due archi a tutto sesto.

La produzione artigianale di Gonnoscodina: legno e ceramica

Oltre all'agricoltura che costituisce un'importante risorsa economica per il paese, Gonnoscodina vanta un'antica tradizione artigiana nella lavorazione del legno e della ceramica, che oggi rappresentano un'attenzione particolare da parte delle associazioni locali che cercano di promuoverle al di fuori dei confini del paese. La lavorazione del legno si concentra soprattutto nella produzione di oggetti d'arredo, mentre la ceramica è utilizzata per creare particolari oggetti di uso quotidiano come le "cannas" che tradizionalmente venivano usate per la mescita del vino.

Conclusioni

Gonnoscodina è un piccolo comune sardo che offre grande bellezza nel suo territorio e una lunga storia da scoprire. Il centro storico, le chiese e i luoghi naturali circostanti ne fanno una meta ideale per chi desidera godere di pace e tranquillità, immersi in un contesto dal fascino unico. Non perderti l'occasione di visitare questa località se sei in vacanza nella Sardegna, lasciati sorprendere dalla sua bellezza e dalla sua storia millenaria.

Irene Mariani
Scritto da Irene Mariani
Aggiornato Martedì 29 Mar 2022