San Vito

Un viaggio a San Vito

Hai mai sentito parlare del piccolo comune di San Vito, in provincia di Milano? Sapevi che originariamente si chiamava Santi Vito e Marta? Scopriamo insieme questa piccola frazione di Gaggiano e la sua storia millenaria!

## Geografia fisica: Territorio

San Vito, con i suoi 843 abitanti, è situata a nordovest di Gaggiano, ed è caratterizzata da un ambiente prevalentemente pianeggiante, tipico della Pianura Padana, dove a tratti si alternano boschi e coltivazioni. Confina a nord con la località di Fagnano, a est con il comune di Gaggiano e a sud ed ovest con il comune di Trezzano sul Naviglio.

San Vito: storia e natura della campagna milanese

## Geografia fisica: Sismologia

La frazione presenta una bassa sismicità ed è stata classificata come zona 4 (bassa sismicità) dalla Dipartimento della Protezione Civile nazionale.

## Storia

San Vito vanta una storia millenaria, la sua recente denominazione risale all'Unità d'Italia, quando cambiò il nome originale di Santi Vito e Marta. Nel Medioevo era noto come ''San Victor a Bestazo'', e nel XVI secolo fu sede dell'omonima parrocchia. Nel 1771 San Vito contava già 293 anime e nel 1805 ne contava soltanto 275. Nel 1811 fu annesso con regio decreto di Napoleone all'amministrazione comunale di Gaggiano. Nel 1862, il nome di Santi Vito e Marta mutò in San Vito e Marta, per distinguerlo dagli altri comuni omonimi in seguito all'Unità d'Italia.

San Vito fu descritto dal cronista medievale Sire Raul, il quale scrisse negli ''Annales mediolanensis'' il passaggio dell'Imperatore Federico Barbarossa su queste terre riportando che "diede il fuoco a Rosate e ad altri luoghi fino a Casterno e incendiò pure San Vito e Cornaredo". Poco prima di questi eventi, la comunità di San Vito viene citata in quanto sede di un piccolo fortilizio rurale, forse ubicato nei pressi della chiesa parrocchiale. Nel testamento di un famoso condottiero, conte di Carmagnola, viene espressamente citata alcune terre donategli dal duca di Milano "in possessio Sancto Vito et de Bestatio sitam super territorio Mediolani". Nel 1619, re Filippo III di Spagna concesse a Francesco Maria Visconti il privilegio del feudo di San Vito di Gaggiano, nella Pieve di Corbetta.

Nel 1746, in seguito all'occupazione di Milano da parte delle truppe spagnole di Filippo I di Parma, la comunità di San Vito lamentò al governo austriaco reinsediatosi una serie di danni di guerra patiti, motivo per cui ci furono delle distribuzioni di fieno e legna per compensare le perdite subite.

La Chiesa di San Vito

Il centro della frazione è rappresentato dalla chiesa di San Vito, che risale alla fine del XVI secolo. Durante il Seicento fu notevolmente ampliata e decorata da Antonio Procaccini, un famoso pittore barocco, il quale la arricchì di preziosi affreschi ancora oggi visibili. All'interno, si possono ammirare il fonte battesimale in pietra e il dipinto raffigurante i Santi Vito, Maddalena e Libera.

Vita sociale ed economica

Nella frazione sono presenti diverse attività commerciali, tra cui una farmacia, due bar e diverse attività di ristorazione che propongono piatti tipici della cucina tradizionale milanese.

San Vito vanta anche numerose associazioni culturali e sportive che animano la vita sociale del paese. Tra queste, la Pro Loco che organizza numerosi eventi durante tutto l'anno, come la sagra del Pane e dell'Olio, ormai una consolidata tradizione che richiama visitatori da tutta la zona.

Conclusioni

San Vito è un piccolo comune che racchiude una storia secolare, testimonianza della sua millenaria presenza e della sua importanza. Se sei in zona e desideri trascorrere qualche ora immerso nella tranquillità della campagna milanese, San Vito rappresenta una rilassante tappa, da non perdere.

Elisa Lombardi
Scritto da Elisa Lombardi
Aggiornato Lunedì 7 Nov 2022