Sanguinaro

Esploriamo Sanguinaro: storia, monumenti e paesaggio

Ciao a tutti! Oggi voglio parlarvi di Sanguinaro, una piccola frazione situata tra Fontanellato e Noceto, in provincia di Parma. Il nome del borgo, molto suggestivo, pare faccia riferimento a una battaglia avvenuta nel XII secolo in cui fu riversato tanto sangue da far girare tre volte le ruote di un mulino. In realtà, secondo gli esperti, la colorazione rossastra dell'acqua del ruscello che attraversa la zona è dovuta al terreno ricco di ferro.

Ma Sanguinaro non è solo questo: è una località dal passato molto interessante, che si ricollega alla Via Francigena, il percorso seguito dai pellegrini che dall'Europa del Nord si dirigevano verso Roma, e dove fu edificata la Chiesa dei Santi Simone e Giuda, di architettura romanica. Accanto alla chiesa furono istituiti due ospedali, destinati a poveri e pellegrini, diretti dai cavalieri dell'Ordine dell'Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme.

Il territorio di Sanguinaro fu il teatro di frequenti contese tra Parma e Fidenza, i due comuni medievali che all'epoca amministravano la zona, e qui si verificarono violente battaglie nel XII secolo, in particolare nel 1148, 1152 e 1198. Quest'ultimo anno fu l'anno della costruzione del castello, edificato proprio dal Comune di Parma per scopi difensivi. Il castello fu distrutto da truppe provenienti da Piacenza nel 1219, insieme al borgo di Sanguinaro.

Nel 1249 il feudo passò al marchese Oberto II Pallavicino, che ricostruì il castello, poi espugnato nel 1314 da Giberto III da Correggio. Nel 1322 i marchesi Pallavicino riconquistarono il maniero, ma lo diedero alle fiamme, e da allora il castello non fu più ricostruito. Nel 1431 il borgo fu abbandonato dagli abitanti per protesta contro le tasse imposte dal Comune di Parma.

Ma Sanguinaro non si riduce alla sua storia violenta: il paesaggio è incantevole e la chiesa dei Santi Simone e Giuda merita senz'altro una visita. La chiesa fu modificata dai cavalieri Ospitalieri alla fine del XV secolo e nel 1578, e venne abbandonata dai melitensi nel 1798 a causa delle soppressioni napoleoniche degli ordini religiosi. Nel 1864, la chiesa passò a privati e subì una ristrutturazione tra il 1910 e il 1915, con la costruzione della nuova facciata con il portico e della canonica annessa.

Dell'edificio originario, si conservano ancora intatte la zona absidale, decorata internamente con pregevoli affreschi gotici, e l'ampia cripta, suddivisa in tre navate sviluppate su cinque campate oltre al transetto e ai tre absidi.

Sanguinaro: storia, monumenti e paesaggio in provincia di Parma

Insomma, Sanguinaro nasconde davvero tante sorprese, tra storia, paesaggio e monumenti, e merita senz'altro una visita!

Luca Bianchi
Scritto da Luca Bianchi
Aggiornato Venerdì 24 Giu 2022