Covigliaio

Scopri Covigliaio: la perla dell'appennino tosco-emiliano

Covigliaio è una frazione del comune di Firenzuola, situata sull'altopiano dell'appennino tosco-emiliano, a circa 60 km da Firenze. Il luogo è noto soprattutto come stazione climatica e luogo ideale per le vacanze estive e invernali, essendo una meta apprezzata per il suo clima mite e le acque fresche e pulite.

La chiesa di San Matteo e Santa Cecilia

Uno dei principali punti di interesse della frazione è la Chiesa di San Matteo e Santa Cecilia, un edificio religioso costruito nel XIX secolo e consacrato nel 1860. Al suo interno si può ammirare un ricco altare policromo, realizzato tra il 1628 e il 1641, donato dal granduca Leopoldo II di Toscana. La chiesa è uno dei principali luoghi di culto della zona ed è meta di pellegrinaggi e visite turistiche.

Covigliaio: tra storia, natura e relax

L'oasi di Covigliaio

Nei dintorni del centro abitato si estende l'Oasi di Covigliaio, una piccola area protetta che ospita numerosi animali selvatici come i mufloni, i daini e gli scoiattoli. L'oasi è un luogo ideale per gli appassionati di birdwatching e per chi ama la natura e le attività all'aria aperta.

L'Albergo della Posta

Prima dell'avvento delle moderne autostrade, Covigliaio era una tappa obbligatoria per coloro che attraversavano l'Italia attraverso l'appennino tosco-emiliano. Celebre era l'Albergo della Posta, fondato nel XVII secolo come stazione di posta e gestito dalla famiglia Tonini. Numerosi personaggi illustri pernottavano o passavano qui le loro vacanze, tra cui re Ferdinando I delle Due Sicilie, Carlo Alberto di Savoia, lo zar Nicola I di Russia e Papa Pio IX.

Anche il cinema e la televisione hanno contribuito a rendere famoso l'hotel: l'attore Tyrone Power vi pernottò durante le riprese del film "Sangue e arena" del 1941. Tuttavia, l'Albergo della Posta è noto anche per un episodio della storia d'Italia: qui nel 1794 furono arrestati gli studenti Giovanni Battista de Rolandis e Luigi Zamboni, considerati i creatori della bandiera italiana.

Villa le Ortensie

Dopo la cessione della proprietà alla fine degli anni '80, l'Albergo della Posta è stato ristrutturato e trasformato in una residenza per anziani e disabili, oggi denominata Villa le Ortensie. Durante i lavori di ristrutturazione, la lapide scritta in onore di De Rolandis e Zamboni fu rimossa e portata all'Università di Bologna, dove si trova tutt'oggi.

Conclusioni

Covigliaio è una frazione incantevole e ricca di storia, immersa nella natura dell'appennino tosco-emiliano. La chiesa di San Matteo e Santa Cecilia, l'Oasi di Covigliaio e la Villa le Ortensie sono solo alcuni degli elementi che rendono questa meta turistica unica nel suo genere. Se state cercando un luogo dove rilassarvi e godere della bellezza del paesaggio toscano, Covigliaio è sicuramente la scelta giusta!

Matteo Ferrari
Scritto da Matteo Ferrari
Aggiornato Martedì 31 Mag 2022