Favale di Malvaro
Alla scoperta di Favale di Malvaro
Ciao amici, oggi vi porterò alla scoperta di Favale di Malvaro, un piccolo comune della città metropolitana di Genova in Liguria, con una popolazione di circa 427 abitanti.
Geografia fisica
Il territorio di Favale di Malvaro si trova nella valle del torrente Malvaro, una valle laterale della val Fontanabuona, situata alle pendici del monte Pagliaro (1180 m). Qui il torrente Castello e il torrente Arena si incontrano per formare il torrente Malvaro, a est di Genova. Fra le vette del territorio, troviamo il monte Caucaso (1250 m), il monte Pagliaro (1180 m), il Bric della Scavizzola (1125 m), il monte Roncazi (1085 m), il Bric dell'Arietta (1067 m), il poggio Grosso (1054 m) e il monte Rondanara (1048 m).
Storia
Favale di Malvaro ha una storia molto antica e interessante. Il primitivo insediamento nacque grazie alla confluenza di strade provenienti dall'alta val Trebbia e dall'alta val d'Aveto, attraverso i valichi di Arena, dei Pozzarelli e della Volta. Nel corso dei secoli, c'è stato uno sviluppo del commercio e dell'attività militare di difesa di questa zona della valle del Malvaro e della val Fontanabuona.
Come molti paesi della zona, Favale di Malvaro fu assoggettato dall'XI al XII secolo alla famiglia Fieschi, conti di Lavagna, fino al suo passaggio nel 1229 nei territori della podesteria di Rapallo e, dal 1608, nel successivo capitaneato rapallese, facente parte della Repubblica di Genova.
Nel Cinquecento e nel Seicento, il paese fu sfondo di lotte tra fazioni interne per il predominio sul territorio, denominati i "verdi" e i "turchini" dal colore del distintivo.
Con la dominazione francese di Napoleone Bonaparte nel 1797, Favale di Malvaro rientrò dal 2 dicembre nel dipartimento del Golfo del Tigullio, con capoluogo Rapallo, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 con i nuovi ordinamenti francesi, Favale rientrò nel VI cantone, con capoluogo Lorsica, della giurisdizione del Tigullio e dal 1803 centro principale del III cantone dell'Appennino nella giurisdizione dell'Entella; è in questo contesto storico che viene citato con l'antico nome di San Vincenzo e ancora, nel 1804, come municipalità di San Vincenzo del Favale. Annesso al Primo Impero francese, dal 13 giugno 1805 al 1814 venne inserito nel dipartimento degli Appennini.
Nel 1815, Favale di Malvaro fu inglobato nel Regno di Sardegna, secondo le decisioni del Congresso di Vienna del 1814, che sottopose la municipalità di Favale nella provincia di Chiavari sotto la divisione di Genova. Dal 1859 al 1926, il territorio fu compreso nel VI mandamento di Cicagna del circondario di Chiavari dell'allora provincia di Genova, nel Regno d'Italia (1861-1946). Nel 1863, il comune assunse l'odierna denominazione di Favale di Malvaro.
Nella prima metà del XIX secolo, un gruppo di persone si convertì al valdismo per opera della famiglia Cereghino (Scialin nel dialetto locale), una famiglia di cantastorie dialettale nativi di Favale. La conversione scaturì a seguito di un dissidio tra la famiglia e il Chiesa cattolica, facendo ben presto numerosi proseliti fra i compaesani. Poco dopo, venne fondata, nel 1849, la chiesa evangelica valdese, unica nel comprensorio, che sopravvisse con regolare culto religioso fino al 1919.
Cosa vedere
Ora che conosciamo la storia di Favale di Malvaro, vediamo cosa possiamo visitare.
Il centro storico del paese è molto caratteristico, con le sue stradine piene di fiori e i tipici edifici in pietra. Tra i luoghi di interesse, troviamo la chiesa parrocchiale di San Biagio, risalente al XVII secolo, dove è possibile ammirare diversi dipinti e sculture sacre.
Per gli amanti della natura, ci sono numerosi sentieri da percorrere e punti panoramici da cui si può godere di una vista mozzafiato sui monti circostanti. Fra i sentieri più conosciuti c'è quello che conduce alla cima del monte Pagliaro, che offre una vista spettacolare sulla valle del Malvaro e della val Fontanabuona.
Eventi e gastronomia
Favale di Malvaro ospita diversi eventi durante l'anno. Tra i più importanti, troviamo la festa di San Biagio, il patrono del paese, che si tiene il 3 febbraio, e la festa della polenta, che si tiene a luglio. In quest'ultimo evento, è possibile gustare la polenta accompagnata dalle specialità locali, come il cinghiale in umido e la farinata di ceci.
Conclusioni
Ecco la mia guida alla scoperta del bellissimo paese di Favale di Malvaro. Uno dei tesori nascosti della nostra Liguria, con la sua storia affascinante, la natura incontaminata e la deliziosa gastronomia. Vi consiglio di fare una visita e scoprire tutto quello che questo splendido paese ha da offrire.