Dairago
La storia della pieve di Dairago
Ciao a tutti! Oggi vi parlerò della pieve di Dairago, un'antica pieve dell'arcidiocesi di Milano e del Provincia del Ducato di Milano con capoluogo Dairago. La pieve era dedicata a san Genesio martire di Dairago e il suo territorio si estendeva su 172 chilometri quadrati.
Le origini della pieve
La pieve di Dairago venne citata nelle prime fonti a partire dal 1000, menzionando la presenza di un sacerdote a capo di essa con il titolo di ''praepositus'' (prevosto). Nel XIII secolo, Goffredo da Bussero, autore del ''Liber notitiae sanctorum Mediolani'' ci fornisce dati censitari schematici: la pieve di Dairago comprendeva i comuni di Arconate, Buscate, Busto Garolfo, Castano Primo, Cuggiono, Cuggiono, Inveruno, Furato, Lonate Pozzolo, Sant'Antonino, Tornavento, Magnago, Bienate, Nosate, Robecchetto con Induno, Robecchetto con Induno, Malvaglio, Turbigo, Vanzaghello, Villa Cortese e Borsano.
Il periodo dei secoli XVII e XVIII: fine delle pievi civili
Con il Rinascimento, la pieve assunse anche una funzione amministrativa civile come ripartizione locale della Provincia del Ducato di Milano. Dopo il Concilio di Trento, andò diffondendosi anche la tradizione vicariale che operava per conto dell'arcivescovo.
Dal punto di vista civile, la pieve amministrativa fu oggetto di un esperimento riformatore di stampo illuminismo da parte dell'Giuseppe II d'Asburgo-Lorena, che nel 1786 la incluse nella neocostituita Provincia di Gallarate, ripartizione cancellata dopo soli cinque anni dal fratello Leopoldo II d'Asburgo-Lorena, imperatore ben più conservatore. La pieve fu poi soppressa nel 1797 in seguito all'invasione di Napoleone e alla conseguente introduzione di un moderno distretto centrato su Cuggiono in una riproposta provincia varesina, ma la vicenda fu ancor più effimera della precedente.
L'abolizione della pieve ecclesiastica
Nel 1972, con il sinodo diocesano indetto dal cardinale Giovanni Colombo (cardinale), arcivescovo di Milano, la struttura plebanea, a cui si era aggiunta Furato, fu abrogata. Oggi la pieve di Dairago è ridotta a parrocchia, ma conserva alcuni privilegi come il diritto di nominare propri canonici e di procurare l'acqua santa o gli oli benedetti per tutte le chiese comprese nell'ex pieve.
La chiesa capopieve
La chiesa prepositurale di Dairago è dedicata a Genesio di Roma. Nel corso di scavi condotti nel 1997 all'interno della chiesa, sono stati ritrovati i resti dell'antica chiesa di architettura romanica, di cui resta in uso la colonna che sostiene il moderno fonte battesimale. Dagli scavi sono inoltre state identificate diverse ricostruzioni in epoca medioevale. Nel 1878, la chiesa fu ricostruita, con l'ampliamento della precedente struttura, affiancata da un nuovo campanile realizzato nel 1892.
L'interno della chiesa
L'interno della chiesa conserva l'altare del crocifisso (1785) e un organo neorinascimentale realizzato da Pietro Bernasconi nel 1882.
Conclusione
La pieve di Dairago ha una storia molto interessante e affascinante. Oggi la vecchia pieve è ridotta a parrocchia, ma conserva ancora alcuni privilegi come il titolo di canonico per i sacerdoti residenti e il diritto di nominare propri canonici. La chiesa prepositurale di Dairago è un luogo di grande importanza storica e culturale, con la sua architettura romanica e il suo organo neorinascimentale. Se cercate un luogo per visitare e conoscere la storia della chiesa e della pieve, vi consiglio di fare una visita a Dairago.