Cutro
Steccato di Cutro: Storia e territorio
Steccato di Cutro è una frazione comunale situata in Calabria, una regione che offre bellezze naturali e storiche uniche al mondo. Secondo alcuni reperti storici, questa località balneare era chiamata Torre Tacina e faceva parte della diocesi di Isola Capo Rizzuto. La storia di Steccato risale all'incirca alla fine del XII secolo e vede il controllo dei terreni della zona passare dalla diocesi ai Baroni di Tacina e Massanova. Nell'Ottocento, la proprietà passò alla famiglia Barracco, che mantenne il possesso della zona fino al 1950, anno in cui l'Opera di Valorizzazione Sila sequestrò i terreni dei Baroni.
L'architettura moderna di Steccato di Cutro e San Leonardo di Cutro
L'urbanistica moderna di Steccato di Cutro e San Leonardo di Cutro venne realizzata su commissione dell'"Opera Valorizzazione Sila" dall'architetto torinese Giovanni Astengo tra il 1952 e il 1955. Il risultato è un susseguirsi di edifici in linea con la cultura artistica e architettonica del tempo, che creano un mix interessante di modernità e tradizione. L'architettura di questi due paesi rappresenta un elemento di grande suggestione per i visitatori.
Il naufragio del 2023
Un episodio tragico ha sconvolto la zona del Mar Ionio vicino a Steccato di Cutro nella notte tra il 25 e il 26 febbraio del 2023. A causa del mare mosso, un caicco proveniente dalla Turchia, con 250 persone a bordo, si è spezzato e naufragato. Il bilancio della tragedia è composto di 72 persone morte e moltissimi dispersi. Questo evento ha scosso profondamente non solo la zona di Steccato, ma l'intero paese e ha reso evidente il bisogno di una gestione a livello globale della crisi umanitaria che spinge così tante persone a cercare una vita migliore lontano dalle loro madrepatrie.
Conclusioni
In sintesi, Steccato di Cutro è un luogo ricco di storia e bellezze naturali che meritano di essere scoperte e apprezzate. Qui, l'architettura moderna convive con la tradizione, creando una suggestione unica al mondo. L'evento tragico del naufragio del 2023 invita a riflettere sulla necessità di trovare soluzioni più efficaci e coordinate a livello internazionale per gestire la crisi umanitaria che tocca la vita di tante persone in tutto il mondo.
