Cusano Mutri

La storia di Cusano Mutri

Cusano Mutri è un comune di circa 3748 abitanti della provincia di Benevento in Campania, situato sul versante sud del Matese, al confine tra Campania e Molise. Il territorio esteso per circa 60km², con altezze che variano da un minimo di 257 m alla forre del Titerno a un massimo di 1823 m al Monte Mutria.

Secondo gli storici, Cusano Mutri fu la sanniti ''Cossa'', distrutta dai Romani unitamente a Telesia. Il nome, che significa "coppa", ha la configurazione topografica della regione, da cui deriva il primitivo simbolo ideografico "Q" che rappresentava la cerchia dei monti con la forre del Titerno, unico sbocco.

Notizie certe affiorano solo nel 490 d.C., quando papa Felice III inviò un presbitero per officiare nella cappella del castello. Agli inizi dell'VIII secolo, vi si insediarono alcuni benedettini voltumesi nella chiesa di Santa Maria del Castagneto, mentre nelle campagne sorsero più di una dozzina di nuclei abitati contrassegnati dagli edifici di culto. Il comprensorio, sicuro poiché facilmente difendibile, rappresentava un rifugio per le popolazioni limitrofe angustiate dalle incursioni saracene.

La conquista normanna

Il punto di svolta si verificò con la conquista normanna dell'Italia meridionale che diede inizio ad una fase di inurbamento culminata nei secoli XV secolo e XVI secolo. Si ebbe l'espansione dell'abitato, come tuttora si conserva, essendo scampato al devastante Terremoto del Sannio del 1688 che distrusse quasi tutti i paesi del circondario.

Concesso in feudo alla famiglia Sanframondo, che lo detenne fino alla metà del XV secolo, Cusano successivamente passò attraverso le mani di molti feudatari (De Vera, De Clavellis, Gaetano, Colonna, Carafa, del Tufo, Origlia, Monsolino, Barrionovo, Leone), dimostrando lo spirito libertario della popolazione che, sotto i Barrionovo (1605 - 1710), raggiunse un buon livello di benessere.

L'economia locale si basava soprattutto sulla pastorizia e sull'industria della lana. La decadenza iniziò nella seconda metà dei XVIII secolo, quando la privatizzazione della Regia dogana della Mena delle pecore di Foggia mise in crisi il sistema della transumanza. Malgrado ciò, Cusano non conobbe un declino rapido, ma la decadenza fu inarrestabile.

Le attività economiche legate alla pastorizia durarono per tutto l'XIX secolo e l'andamento demografico non conobbe decrementi verticali. Il fenomeno migratorio iniziato dopo l'Unità d'Italia è tuttora presente.

Cusano Mutri: storia e monumenti della Campania

Monumenti e luoghi d'interesse

Cusano Mutri conserva diverse architetture religiose di notevole valore storico-artistiche, come la Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, la più antica chiesa del paese. Sorge sulla spianata vicina al luogo dove era sito il castello e di cui si possono vedere alcuni ruderi nella zona più alta della città, Terra Alta.

La Chiesa dell'Immacolata Concezione, risalente alla seconda metà del '600, è una delle chiese più rappresentative del barocco beneventano. Ha un portale in pietra quadrilatera e tre portali semicircolari in maiolica.

Evoluzione demografica

Negli ultimi decenni, Cusano Mutri ha sperimentato un esodo rurale che ha portato alla riduzione della popolazione. Nel 1991 il comune contava circa 4536 abitanti, nel 2016 il numero è sceso a 3748.

Conclusioni

Cusano Mutri, un comune di circa 3748 abitanti della provincia di Benevento in Campania, ha una storia antica e ricca, legata alla conquista normanna dell'Italia meridionale e alla sua posizione strategica sul versante sud del Matese. Oggi, il comune si concentra maggiormente sulla valorizzazione del suo patrimonio artistico e culturale, cercando, allo stesso tempo, di far fronte alla crisi demografica ed economica che lo colpisce. Se visiti Cusano Mutri, non perdere la Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e la Chiesa dell'Immacolata Concezione, due dei suoi monumenti più rappresentativi.

Antonio Bruno
Scritto da Antonio Bruno
Aggiornato Martedì 8 Nov 2022