Cunardo

Cunardo: un tesoro della Lombardia

Cunardo è un incantevole comune della provincia di Varese, situato tra quattro bellissime valli prealpine: Valganna, Valmarchirolo, Valcuvia e Valtravaglia. Questo comune della Lombardia, che conta circa 2.943 abitanti, è famoso fin dai tempi antichi per la lavorazione della ceramica, ma offre anche molte altre attrazioni turistiche che lo rendono un tesoro da scoprire.

La geografia fisica

Cunardo si trova ai piedi del Monte Castelvecchio e del Monte Penegra. Il primo prende il suo nome dalla fortezza dei Longobardi, costruita nel 700 d.C., situata in cima alla collina e che domina la Valcuvia e la Val Marchirolo. Nel comune di Cunardo, inoltre, si può visitare la grotta dell'Orrido di Cunardo, dove scorre il fiume Margorabbia, dove si possono ammirare luoghi suggestivi come l'Antro dei Morti, il Lago Ignoto e la Grotta della Madonnina.

Cunardo: tesoro della Lombardia tra valli e storia

Origini del nome

Il nome "Cunardo" potrebbe derivare dal termine celtico "Kùn-ort" che significa "luogo fortificato", secondo il linguista Ernst Gamillscheg. Un'altra ipotesi la fa risalire al termine longobardo "Kunihard". Tuttavia, il nome potrebbe anche derivare dal celtico "Kùn-ard", che significa "luogo alto" o "luogo posto in alto".

La storia di Cunardo

Durante il Basso Medioevo, Cunardo faceva parte del feudo di Valtravaglia, che era stato concesso al conte Franchino Rusca dal duca di Milano Filippo Maria Visconti nel 1438. Nel 1583, il territorio passò di proprietà alla famiglia Marliani. Nel XVIII secolo, il comune era di scarso interesse, e l'amministrazione comunale era curata esclusivamente dal sindaco, con la collaborazione di alcuni cittadini in caso di eventi straordinari. Nel 1751, la popolazione era di circa 443 abitanti. Nel 1757, il comune faceva parte della Pieve di Val Travaglia. Nel 1786, Cunardo entrò a far parte della provincia di Gallarate, e successivamente di Varese, secondo l'editto dell'Impero Austro-ungarico che divise la Lombardia Austriaca in otto province. Nel 1791, il comune passò alla provincia di Milano. Durante l'epoca napoleonica, Cunardo fu soppresso e aggregato a Marchirolo dal 1812 al 1816, per poi riacquistare la sua autonomia amministrativa. Il primo Consiglio Comunale fu eletto nel 1821.

Società

Evoluzione demografica

La popolazione di Cunardo è cresciuta costantemente nel corso dei secoli. Nel 1751, c'era una popolazione di circa 443 abitanti, che salì a 670 nel 1805. Durante l'annessione a Marchirolo nel 1809, la popolazione si stabilizzò a un numero basso. Nel 1853, la popolazione raggiungeva le 1.046 unità.

Religione

La maggior parte della popolazione è di fede cristiana, e la parrocchia è dedicata al patrono del paese, Abbondio di Como. La Parrocchia di Cunardo fa parte della Diocesi di Como, anche se i paesi confinanti appartengono all'Arcidiocesi di Milano. Per questo motivo, le celebrazioni liturgiche si svolgono in rito romano. La parrocchia originò nel XV secolo per volere del vescovo Branda Castiglioni. Nel corso degli anni, si sono succeduti diversi parroci, tra cui Paolo Busato dal 2010 al 2013.

In sintesi, Cunardo è un luogo che vale la pena scoprire per la sua bellezza naturale e la sua storia millenaria. Godetevi una passeggiata tra le sue colline e le sue valli, visitate la grotta dell'Orrido di Cunardo e la fortezza del Monte Castelvecchio, o partecipate alle celebrazioni liturgiche nella bella chiesa di Abbondio di Como. Lasciatevi conquistare dalla magia di Cunardo e dal suo fascino autentico!

Fabio Marino
Scritto da Fabio Marino
Aggiornato Mercoledì 30 Mar 2022