Cori

C. Dalla sua fondazione fino ad oggi, la città ha subito molte vicissitudini, tra cui l'invasione dei Volsci nel V secolo a.C., il dominio romano a partire dal III secolo a.C. e le invasioni barbariche durante la fine dell'Impero Romano.

Durante l'età repubblicana, Cori era un importante centro commerciale e produttivo, tanto che il suo sistema di drenaggio delle acque, un acquedotto sotterraneo lungo circa 13 km, è stato considerato uno dei migliori dell'epoca.

Storia medievale e moderna

Nel Medioevo, Cori fu contesa da varie potenze, tra cui i Caetani, i Colonna e gli Orsini. Nel XIII secolo venne fondata la chiesa di Santa Oliva, mentre nel XV secolo la città passò al dominio napoletano, subendo anche diverse pestilenze.

Nel XVIII secolo, con l'avvento dei Borboni a Napoli, Cori subì una riforma amministrativa che portò alla distinzione tra Cori Monte e Cori Valle. Nel XIX secolo, in seguito all'unificazione d'Italia, la città visse un periodo di sviluppo economico, grazie alla costruzione di strade e ponti per le comunicazioni.

Durante la Seconda guerra mondiale, Cori fu teatro di aspri combattimenti tra i tedeschi e i partigiani, che portarono anche alla distruzione di alcuni edifici storici.

Monumenti e luoghi d'interesse

Cori, storia e fascino di una città collinare del Lazio.

Il Centro Storico

Il centro storico di Cori si estende su una collina, con una serie di strade in salita, vicoli stretti e scalinate che conducono alle principali piazze. Molte delle case sono costruite in pietra, con caratteristiche finestre ad arco e balconi in ferro battuto.

Cattedrale di Santa Maria Assunta

La cattedrale di Santa Maria Assunta è il principale luogo di culto di Cori, ed è situata nella parte alta del centro storico. Costruita nel XVI secolo, presenta un'architettura barocca con un'alta facciata in marmo, caratterizzata da un rosone centrale e diverse statue.

Palazzo Comunale

Il Palazzo Comunale di Cori è un edificio risalente al XV secolo, che ospita gli uffici del Comune. L'edificio presenta una facciata in stile rinascimentale, con un portale in marmo e diverse finestre ad arco.

Chiesa di San Francesco

La chiesa di San Francesco, situata nella parte bassa del centro storico, è un edificio risalente al XIV secolo. Presenta una facciata in cotto e mattoni, con una rosone centrale e un campanile a vela.

Teatro Pompeo

Il Teatro Pompeo, situato nella parte alta del centro storico, è un antico teatro romano risalente al I secolo a.C. Restaurato nel XIX secolo, presenta una struttura a ferro di cavallo, con gradinate semicircolari e un palcoscenico in marmo.

Cucina

La cucina corese è caratterizzata dalla semplicità dei suoi piatti, preparati con pochi ingredienti, ma di alta qualità. Tra le specialità, ci sono i ''fusilli al sugo di maiale'', i ''gnochetti ceci e pecorino'', le ''tagliatelle all'amatriciana'', le ''cacio e uova'' e il ''porchetta''.

Tra i dolci, ci sono i ''struffoli'', una sorta di piccoli gnocchi fritti e ricoperti di miele o di zucchero, e il ''crostata di ricotta e cioccolato''.

Manifestazioni culturali

Festa di Santa Oliva

La festa di Santa Oliva è una delle principali manifestazioni culturali di Cori, che si tiene ogni anno a metà luglio. Durante la festa, ci sono processioni e spettacoli musicali, oltre a bancarelle con prodotti gastronomici.

Fiera del Porchetta

La Fiera del Porchetta si svolge ogni anno a metà agosto, con la partecipazione di diverse aziende produttrici di porchetta e altri prodotti alimentari locali. Durante la fiera, si svolgono anche concerti e spettacoli teatrali.

Conclusioni

Cori è una piccola città collinare del Lazio, che conserva intatto il suo fascino antico, con una serie di monumenti e luoghi d'interesse che testimoniano la sua lunga storia. La cucina locale, semplice ma gustosa, è un altro punto di forza di questa città, che ha saputo conservare le sue tradizioni gastronomiche. Le manifestazioni culturali che si svolgono ogni anno, come la festa di Santa Oliva e la Fiera del Porchetta, sono l'occasione per scoprire il vero spirito di Cori e delle sue genti.

Marco Damico
Scritto da Marco Damico
Aggiornato Domenica 29 Mag 2022