Collalto Sabino

Benvenuti a Collalto Sabino!

Ciao a tutti! Siete pronti a scoprire Collalto Sabino con me? Questo piccolo comune della provincia di Rieti, nel Lazio, conta solo 391 abitanti e si trova su un rilievo montuoso a sud-est del lago del Turano, al confine con l'Abruzzo. La sua posizione lo rende davvero suggestivo e affascinante.

Dalla geografia al clima

Il territorio di Collalto Sabino è composto dai borghi di Ricetto e San Lorenzo e fa parte della regione storico-geografica della Sabina, inclusa nella riserva naturale Monte Navegna e Monte Cervia. L'altitudine va dai 554 ai 1149 metri, per un'altitudine media di 980 metri.

Il comune confina con altri paesi come Carsoli, Collegiove, Marcetelli, Nespolo, Turania, e Pescorocchiano, situati tra la Marsica, la valle del Turano e l'alta valle del Salto. Il clima di Collalto Sabino rientra nella zona F con una classificazione climatica di 3148 GR/G.

Scopri la natura e la storia di Collalto Sabino!

Una breve storia di Collalto Sabino

La storia del borgo di Collalto è antica e interessante, risalente all'epoca dei Longobardi che governavano i ducati di Spoleto e Benevento nell'Italia centrale e meridionale. Nel X secolo, l'area fu sede di un gastaldato e nell'XI secolo divenne proprietà dell'Abbazia di Farfa, che vi stabilì un proprio monastero benedettino.

Successivamente, il borgo fu ceduto alla famiglia Berardi della contea dei Marsi, ma con l'obbligo di corrispondere un canone annuo alla comunità religiosa locale. La posizione strategica di Collalto Sabino, situato al confine tra lo Stato Pontificio e il regno normanno di Napoli, lo rese un punto strategico importante.

Il borgo godette di maggiore autonomia dai grandi possedimenti territoriali che lo circondavano, godendo del diritto di battere moneta e di ampliare le fortificazioni già esistenti con la costruzione di un castello. Nel corso dei secoli, il borgo fu feudo baronale di diverse famiglie nobili italiane e internazionali.

Durante il periodo del Risorgimento, precisamente nel 1861, il castello e l'abitato di Collalto Sabino subirono un cruento assalto da parte di una folta banda di briganti formata da soldati borbonici sconfitti alla guida di Francesco Luvarà, reparti dell'esercito pontificio e delinquenti comuni alla guida di Chiavone.

Attività turistiche

Oggi, Collalto Sabino è una meta turistica ideale per chi ama la natura e la cultura. Il comune è circondato da splendidi paesaggi naturali, dalle montagne ai laghi, dai parchi alle valli. Uno dei principali attrattori turistici è senza dubbio la Riserva Naturale Monte Navegna e Monte Cervia. Tra le attività all'aperto non mancano le possibilità di trekking, escursioni, mountain bike, passeggiate a cavallo e molto altro ancora.

Il borgo storico di Collalto Sabino è incorniciato da antiche mura e piccole stradine acciottolate, che raccontano la storia del paese nei secoli. Nel centro storico, è possibile visitare la chiesa di Santa Maria Assunta, costruita nel XVIII secolo, e il Palazzo Berardi, risalente al XV secolo e oggi sede del Municipio.

Il borgo di San Lorenzo è un'altra meta interessante per chi desidera scoprire le bellezze di Collalto Sabino. Qui, si può visitare la chiesa romanica di San Lorenzo, risalente al XII secolo, con un bellissimo portale in pietra e affreschi.

Cibo e tradizioni

La cucina di Collalto Sabino rispecchia le tradizioni della Sabina, con piatti semplici ma gustosi. Tra i piatti tipici della zona vi sono la braciola con i funghi, la salsiccia saporita, il pane con l'olio e la polenta. Non mancano poi i dolci, tra cui spicca il ciambellone sabino, dolce a forma di ciambella ricoperta di zucchero.

Le tradizioni del paese sono ancora ben radicate nella vita dei suoi abitanti. Restano molto sentiti il carnevale, dove si sfilano in maschera per le strade del paese, e la celebrazione del santo patrono, San Giovanni Battista, il 24 giugno, con la processione e fuochi d'artificio.

Conclusioni

In conclusione, Collalto Sabino è una meta ideale per chi cerca pace e relax a contatto con la natura e la storia. Il paese, ancora poco conosciuto, rappresenta una vera e propria gemma del Lazio, ricca di fascino e storia. Spero che questo breve viaggio virtuale tra le sue bellezze abbia stimolato la vostra curiosità e l'interesse per la conoscenza di questa piccola perla italiana. Grazie per avermi letto!

Giulia Rizzo
Scritto da Giulia Rizzo
Aggiornato Martedì 19 Apr 2022