Cimitile
Cimitile, tra storia e spiritualità
Cimitile è un comune della città metropolitana di Napoli in Campania che conta quasi 7000 abitanti. Situata nell'Area Nolana, Cimitile fu luogo di scontri e avvenimenti importanti durante la storia italiana, ma è soprattutto conosciuta per il suo patrimonio culturale e spirituale.
Geografia fisica
Situata a nord-est di Napoli, Cimitile è immersa in un'area collinare nel cuore della Campania. La città è facilmente raggiungibile dalla vicina autostrada e rappresenta una meta turistica ambita.
Le origini
Cimitile è stata abitata sin dall'antichità, come testimoniano vari reperti archeologici. Un tempo ospitava un tempio di Ercole, forse identificabile con quello descritto nel Cippus Abellanus, il più importante documento in lingua osca.
Il culto di San Felice
In epoca romana, il territorio fu occupato da una necropoli, dove fu sepolto Felice di Nola, santo molto venerato. Sulla sua tomba venne eretto il mausoleo quadrato, una delle prime memorie cristiane della zona. La chiesa primitiva di San Felice non era sufficiente a contenere l'enorme afflusso di fedeli, quindi nel V secolo fu eretta una nuova basilica, finanziata dal nobile gallo-romano Ponzio Meropio Paolino. La fabbrica era decorata con preziosi marmi e affreschi, aveva tre navate e terminava con un'abside tricora. Un atrio con fontane collegava la nuova basilica alla vecchia. La basilica di San Felice divenne uno dei principali luoghi di culto e di pellegrinaggio della Tarda Antichità e del Medioevo.
Dal Medioevo all'epoca moderna
Dopo aver fatto parte del Ducato di Napoli, Cimitile divenne uno dei casali della Contea di Nola in Terra di Lavoro. Nel XVII secolo, il cimitilese Cesare Riccardi divenne uno dei banditi più famosi del Viceregno di Napoli, fino a essere ucciso dalle truppe che gli davano la caccia. In seguito, il preposito Carlo Guadagni avviò un recupero del sito monumentale cimitilese e scrisse una importante opera di storia religiosa, "Nola Sacra", fonte per la conoscenza della storia locale. Durante la Repubblica Napoletana, Cimitile aderì agli ideali rivoluzionari e subì la dura reazione sanfedista. Nel periodo napoleonico, molti beni ecclesiastici furono espropriati e aboliti i diritti feudali. Nel 1808, Cimitile divenne comune autonomo, come risulta da una convenzione sottoscritta dal principe Fabio Albertini. Nel 1820 i moti di Nola segnarono l'inizio del Risorgimento italiano e il principe Fabio Albertini svolse un importante ruolo durante il governo costituzionale in qualità di diplomatico, opponendosi alla Santa Alleanza.
Spiritualità e cultura
Cimitile è conosciuta soprattutto per la sua ricca tradizione spirituale e culturale. La basilica di San Felice è uno dei luoghi di culto più importanti della zona e attira ogni anno molti fedeli e turisti. Inoltre, il Museo di San Felice ospita una collezione di arte sacra che raccoglie capolavori del Cinquecento e Seicento. Oltre alla ricca storia religiosa, Cimitile vanta importanti tradizioni culturali, come la sagra della radicola, una sagra culinaria caratterizzata dalla degustazione delle radici locali.
Conclusioni
Cimitile è un comune che ha saputo preservare e valorizzare la sua storia e la sua tradizione spirituale e culturale. Ogni anno, molti fedeli e turisti visitano la basilica di San Felice e il Museo di San Felice per ammirare il patrimonio artistico e architettonico della zona. Inoltre, Cimitile vanta una cultura culinaria unica, con eventi come la sagra della radicola, che permettono ai visitatori di scoprire le radici profonde della tradizione della zona.