Cherasco

Benvenuti a Cherasco

Ciao a tutti, oggi vi parlerò di Cherasco, un comune piemontese con più di 9000 abitanti. Situato a soli 21 km ad ovest di Alba, Cherasco è caratterizzato dalla presenza dei fiumi Stura di Demonte e Tanaro, che confluiscono proprio nel paese.

La geografia fisica di Cherasco

Cherasco si trova su un pianalto e ospita la confluenza dei fiumi Stura di Demonte e Tanaro. Tra i due fiumi, lo Stura ha una maggiore portata media alla confluenza. Conosciuto anche come "Cherasch" in lingua piemontese.

Cherasco: storia, geografia e tesori del Piemonte

La storia di Cherasco

Medioevo

Il comune di Cherasco è stato fondato nel 1243 grazie alla volontà del vicario imperiale di Federico II di Svevia, Manfredi II Lancia, appartenente a un ramo cadetto della dinastia degli Aleramici e Sarlo di Drua, podestà di Alba. Lancia decise di edificare la città vicino al borgo romano già esistente chiamato "Clerascum". Tuttavia, la città passò rapidamente alla fazione guelfa di Carlo I d'Angiò, tradendo così la sua fondazione ghibellina.

Durante il periodo delle lotte comunali, Cherasco passò nuovamente ai ghibellini insieme ad Alba (Italia), Asti e Chieri, nel 1277. Nel 1303 la città perse la sua autonomia a favore degli Angiò e quindi, nel 1347, ad Amedeo VI di Savoia.

Età Moderna

Dal 1559 Cherasco iniziò un nuovo periodo di splendore. La città fu dotata di mura ideate da Ascanio Vittozzi. Quando nel 1630 scoppiò la peste in Piemonte, Cherasco ospitò la corte ducale che, una volta passato il pericolo, fece erigere l'Arco del Belvedere nel 1647, uno dei simboli del paese.

Il 7 aprile 1631, Vittorio Amedeo I di Savoia, Giulio Mazzarino e i rappresentanti di Sacro Romano Impero, Mantova e Spagna firmarono la pace che pose fine alla Guerra di successione di Mantova e del Monferrato riconoscendo a Carlo I di Gonzaga-Nevers la signoria sul Ducato di Mantova ed al Ducato di Savoia Trino ed Alba (Italia).

La Rivoluzione francese del 1796

Il 23 aprile 1796 i Francesi assediarono Cherasco, che si arrese alla sera con richiesta di armistizio da parte del generale Michele Colli, comandante dei piemontesi. Napoleone Bonaparte entrò in città e vi prese alloggio al Palazzo Salmatoris.

Nonostante sostenesse di non essere autorizzato a trattare in nome del Direttorio, Napoleone impose le condizioni dell'armistizio di Cherasco, con cui si ridisegnava la geografia dei domini sabaudi. L'armistizio fu approvato da Vittorio Amedeo III di Savoia il 28 aprile e confermato dalla trattato di Parigi (maggio 1796) del 15 maggio.

Conclusioni

Cherasco è un comune che ha visto cambiare il suo destino nel corso dei secoli. Dalle prime fondazioni medioevali alle lotte comunali, dalla peste alla ricostruzione e al barocco, fino alla Rivoluzione francese e ai suoi effetti territoriali. Ma nonostante tutto, rimane una città ricca di tesori architettonici e naturalistici, pronta ad accogliere i turisti che desiderano scoprire la bellezza del Piemonte.

Irene Mariani
Scritto da Irene Mariani
Aggiornato Sabato 21 Gen 2023