Cerchio

Cerchio: un paese caratteristico dell'Abruzzo

Cerchio è un comune della provincia dell'Aquila in Abruzzo, situato su una posizione di altura alle pendici del monte Sirente. È un luogo ricco di storia e tradizioni, con una popolazione di circa 1565 abitanti. Il paese confina con altri comuni e rientra nei confini del parco naturale regionale Sirente-Velino. In questo testo, parleremo della geografia fisica del paese, delle sue origini e della sua storia attraverso il Medioevo e l'Età Contemporanea.

Geografia fisica

Cerchio si trova su una posizione di altura ad 834 metri sul livello del mare e si estende alle pendici del monte Sirente sul versante nord-est della conca del Fucino. Confina con Aielli a nord-ovest, Collarmele ad est, Celano a sud-ovest, e San Benedetto dei Marsi a sud-est. Il territorio di Cerchio fa parte del parco naturale regionale Sirente-Velino e la catena del Sirente-Velino, posta a nord, separa Cerchio dalla valle Subequana.

Cerchio: storia e geografia di un pittoresco comune abruzzese

Origini del nome

Il toponimo Cerchio deriverebbe dal latino "circ(u)lus" riferito probabilmente alla forma dell'originario recinto fortificato. La posizione geografica e la forma del vecchio nucleo urbano farebbero propendere per questa ipotesi etimologica.

Storia

Origini

Esistono diverse leggende riguardanti le origini del comune di Cerchio. Una di queste narra che la maga Circe, sorella di Angizia, abbia fondato il paese marsicano. Un'altra ipotesi sostiene che Cerchio si sia sviluppato come nucleo abitativo attorno ad un teatro (detto "circo") eretto dai romani per celebrare l'incoronazione dell'imperatore Claudio, autore del primo prosciugamento del lago Fucino.

Medioevo

Nel corso del Medioevo, a causa della mancata manutenzione dei cunicoli di Claudio, conseguenza della Caduta dell'Impero romano d'Occidente e, forse, anche a causa di un forte terremoto avvenuto intorno al 500 d.C. si verificò l'ostruzione dell'emissario Claudio con l'inevitabile ritorno ai livelli originari del bacino lacustre. Nel periodo medievale il territorio di Cerchio era formato da più ville, casali e villaggi come Capezzano, Frimini Vitellino (Flimini), Ozzano, Paziano, Pomperano Avenusio, Turpigliano e Villa Magna che con il tempo si unirono per formare il nucleo antico del paese. La chiesa di San Bartolomeo è citata nella bolla papale del 1302 di Papa Bonifacio VIII. Nel periodo del Basso Medioevo, il borgo appartenne alle famiglie romane dei Colonna e dei Piccolomini che lo cedettero nell'anno 1591 alla sorella di Papa Sisto V, Camilla Peretti. In seguito le sue terre appartennero alla contea di Celano e alla baronia di Pescina.

Età Contemporanea

Nella seconda metà del XIX secolo il lago venne definitivamente prosciugato dal banchiere romano Alessandro Raffaele Torlonia, principe di Civitella Cesi. Da questo momento l'economia del paese come quella dell'intera Marsica cambiò radicalmente subendo un impulso positivo grazie alla possibilità di coltivare nella pianura bonificata e fertile. Gli abitanti del luogo, in buon numero, lavorarono come contadini, mezzadri, e braccianti sotto l'amministrazione dei Torlonia.

Il 1915 fu un'anno difficile per il paese di Cerchio, come per gran parte delle province dell'Italia centrale, a causa di un grave terremoto dell'11° grado della scala Mercalli (Scala Richter Mw momento sismico) che distrusse buona parte del borgo antico, provocando diverse centinaia di morti.

Conclusioni

Il comune di Cerchio è un luogo caratteristico dell'Abruzzo, ricco di tradizioni e di storia. Le sue origini sono avvolte dalla leggenda, ma ci sono indizi che farebbero pensare a un'origine a cominciare da un piccolo agglomerato di case costruite intorno ad un teatro circolare. Nel corso dei secoli, il borgo di Cerchio si è sviluppato grazie alle sue condizioni geografiche favorevoli e alle attività agricole dei suoi abitanti, subendo anche i danni del terremoto dell'11° grado. Tutti questi elementi concorrono a fare di Cerchio un luogo particolare e degno di essere scoperto per la sua bellezza e il suo valore storico.

Simone Costa
Scritto da Simone Costa
Aggiornato Sabato 30 Lug 2022