Cerano

Benvenuti a Cerano: un tesoro in Piemonte

Cerano, conosciuta anche come ''Sciareun'' in dialetto novarese e ''Sciaran'' in lingua piemontese, è un comune situato sulla riva piemontese del Ticino e sulle rive del torrente Terdoppio che sfocia nel fiume tramite la roggia Cerana. Il paese si estende in un'ampia vallata del Ticino che offre vedute mozzafiato. Cerano è un tesoro incastonato nella provincia di Novara, in Piemonte, con i suoi vasti campi adibiti a colture, i suoi canali d'irrigazione, la Roggia Cerana e l'altezza varia dai 140 ai 115 m s.l.m. alla sponda del fiume Ticino.

Geografia fisica

Circondato dalla natura, Cerano offre diverse possibilità di escursioni, come passeggiare sulla riva del fiume e seguendo il percorso del Naviglio Langosco e del Naviglio Sforzesco, scoprendo la flora e la fauna locali. Immersi nella bellezza della Pianura Padana, gli abitanti del paese sono circondati dalle romantiche vedute che guardano verso il fiume e verso la natura.

Cerano, un tesoro della natura e della storia piemontese

Storia

Le origini e la crescita nel periodo medievale

Cerano è stata fondata più di mille anni fa e viene citata per la prima volta in un documento del 969 che porta il sigillo dell'imperatore Ottone I del Sacro Romano Impero. Il nome latino di ''Cerretanum'' potrebbe provenire da un tipo di albero, il Quercus cerris, presente nella Pianura Padana di un tempo e visibile ancora oggi nello stemma comunale.

Durante il periodo medievale, Cerano era sede di una ''Corte (Medioevo)'', ovvero di una comunità con un'economia chiusa e quasi autonomia nei confronti della zona circostante. Nel 1140 ed il 1141, Cerano passò sotto l'influenza del potente conte Guido da Biandrate che ottenne il borgo in feudo da Corrado III del Sacro Romano Impero. Nel 1156, i milanesi aggredirono la città di Cerano e distrussero il castello. Tuttavia, la città si rifece totalmente e diventò un punto di riferimento per la difesa della zona del Ticino. Il borgo venne circondato da mura e dalla Roggia Cerana, che fungeva da corso d'acqua difensivo, scavata nel 1202. Nel XIV secolo, i ceranesi rifiutarono di sottomettersi alla sovranità dei Visconti di Milano, decidendo di sottomettersi spontaneamente al marchese del Monferrato. Il duca Galeazzo II Visconti decise quindi di attaccare Cerano nel 1456, distruggendola ancora una volta. Tuttavia, i ceranesi si erano già opposti a Milano, che avevano intrapreso delle azioni di pirateria ai danni del Ducato di Milano nelle acque del Ticino.

Sotto gli Sforza

Nel 1450, dopo la fine della dinastia dei Visconti, il borgo decise di sottomettersi di buon grado al nuovo duca di Milano, Francesco Sforza, il quale aveva promesso alla città di liberarsi dal secolare dominio di Novara. A partire dal 1456, il feudo di Cerano venne ceduto da Francesco Sforza a Pietro Gallarati e ai suoi eredi. Dopo la Battaglia di Pavia (1525), dal 1527 tutta l'area del ceranese passò sotto la sovranità della Corona spagnola assieme al ducato di Milano.

Conclusioni

Cerano, nel corso degli anni, ha subìto diverse trasformazioni e ha superato diverse difficoltà. Tuttavia, i cittadini di Cerano hanno sempre saputo reagire con determinazione, ricostruendo la loro città più forte e con ancora più entusiasmo. Oggi, Cerano si presenta all'esterno come un bellissimo scrigno in Piemonte, dove i suoi nuclei storici, le chiese e le tradizioni testimoniano una storia che ancora vive vivamente tra le sue viuzze.

Erica Ferrari
Scritto da Erica Ferrari
Aggiornato Sabato 19 Nov 2022