Cento

Cento: una città di confine con la struttura dei portici e la gastronomia bolognese

Cento, una cittadina di 35.099 abitanti nella provincia di Ferrara, in Emilia-Romagna, è spesso considerata come una terra di confine. Nonostante sia in provincia di Ferrara, dista solo 25 km da Bologna, 32 km da Ferrara e 38 km da Modena. Questa posizione unica ha portato alla discussione sul cambio di provincia, ma senza mai concretizzare l'idea.

Insieme alla vicina Pieve di Cento, forma un agglomerato urbano di oltre 43.000 abitanti, denominato territorio del Centopievese. Cento è talvolta chiamata "La piccola Bologna" per via della sua struttura dei portici e del centro storico in stile bolognese. La gastronomia della città presenta numerosi piatti tipici del capoluogo dell'Emilia-Romagna.

Geografia fisica di Cento

Cento presenta un territorio pianeggiante, prevalentemente agricolo, ricco di corsi d'acqua e maceri, piccoli stagni tracce della coltivazione della Cannabis sativa, che si insinua tra le province di Bologna e Modena. La città si trova a 25 km dal centro storico di Bologna, 35 km dal centro storico di Ferrara e 38 km dal centro storico di Modena.

Cento: città di confine con portici e gastronomia bolognese

Leggende sull'origine del nome di Cento

Esistono diverse ipotesi sull'origine del nome Cento. La più accreditata fa risalire il nome alla parola latina "Centum", poiché all'epoca dei Romani, i territori venivano divisi in Centurie. Oppure, sempre risalente all'epoca romana, da "Cento iugeri", che sarebbe la porzione di territorio assegnato ai coloni dell'epoca. Un'altra ipotesi è di origine longobarda, da "Centenario", una sorta di giudice che esercitava la giurisdizione per conto del Duca di Persiceta. Infine, c'è un'altra ipotesi secondo cui il nome della cittadina derivi dal Castello di Cento, il cui nome sarebbe stato dato dai Celti, chiamandolo 'Celto', poi storpiato in Cento.

Storia di Cento nel Medioevo

La prima comunità formalmente costituita nella zona risale al 1185, quando il vescovo di Bologna riconobbe la comunità costituita da contadini impegnati nelle opere di bonifica del territorio. All'inizio del Trecento, nacque la partecipanza agraria. In origine, Cento era unita a Pieve di Cento, ma nel 1376, con decreto del principe centopievese Bernardo de Bonnevalle, vescovo di Bologna, venne separata da Pieve di Cento a cui fu riconosciuto lo status di "città autonoma". Dal 1502 fino al 1598 il territorio fece parte dei domini Estensi; Papa Alessandro VI cedette in dote Cento a Lucrezia Borgia in occasione delle nozze con il duca Alfonso I d'Este della casata estense; Cento tornò ad essere amministrata da Bologna durante la reggenza dello Stato Pontificio a partire dal 1598.

Nel XVII secolo, il Comune di Cento fu definitivamente separato dalla sua originaria pieve da un evento naturale, quale fu la Esondazione del fiume Reno (Italia), avvenuta nel 1648, che fu talmente devastante da porre il letto del fiume nel mezzo dei due centri.

Per concludere, Cento è una città che vale la pena visitare per la sua storia, l'architettura in stile bolognese del centro storico, la gastronomia, la bellezza della campagna circostante e la sua posizione unica di confine tra Bologna e Ferrara.

Luca Bianchi
Scritto da Luca Bianchi
Aggiornato Venerdì 15 Lug 2022