Castelnuovo dei Sabbioni

Castelnuovo dei Sabbioni: una frazione del comune di Cavriglia

Cavriglia è un comune situato nella parte orientale della provincia di Arezzo, in Toscana. Al suo interno si trova la frazione di Castelnuovo dei Sabbioni, che conta circa 1000 abitanti. La frazione è situata sulle colline del Chianti verso il Valdarno Superiore ed è circondata dal Parco Naturale di Cavriglia.

L'abbandono degli abitanti a causa dell'attività mineraria

A partire dalla metà degli anni '60, Castelnuovo dei Sabbioni ha iniziato ad essere abbandonata dagli abitanti a causa dell'attività di scavo a favore della vicina Camonti, frazione neocostituita. Presso Castelnuovo era attivo un importante bacino minerario per l'estrazione della lignite, attualmente esaurito. Vicino a questo si trovava la cosiddetta "Dispensa", un gruppo di caseggiati creato al tempo della prima guerra mondiale come dormitorio per gli operai che venivano a lavorare da lontano. Fino all'inizio degli anni '60 il complesso era ancora abitato, successivamente fu gradualmente abbandonato a causa dei pericoli causati dall'escavazione. Alla metà degli anni '60 fu parzialmente distrutto e l'evacuazione degli abitanti fu completata a metà degli anni '80.

Giovanna Marchionni, nata alla Dispensa il 26 settembre 1927, vive ancora oggi e ricorda la sua infanzia trascorsa in questo luogo.

Castelnuovo dei Sabbioni: storia, abbandono e la Strage di Cavriglia

La Strage di Cavriglia

La mattina del 4 luglio 1944, il paese di Castelnuovo dei Sabbioni subì un sanguinoso eccidio nazista in cui molti civili innocenti furono barbaramente trucidati, ricordato come Strage di Cavriglia. Alle prime luci dell'alba, le frazioni di Castelnuovo dei Sabbioni e di Meleto Valdarno furono accerchiate ed invase da formazioni naziste della divisione "Hermann Goring" in assetto di guerra guidate da scherani repubblichini e favorite nel loro avanzare dal buio notturno.

Sono esattamente le ore 6 antimeridiane di una torrida estate quando l'orda degli Unni invasori assalta le case, abbatte le porte d'ingresso e penetra nelle abitazioni, rastrella gli uomini, ordina alle donne e ai fanciulli di uscire subito all'aperto ed infine ruba e devasta ad una ad una quelle povere abitazioni di lavoratori. Fanno allontanare le donne dicendo loro:"Qui da noi fare grande luce"..73 uomini vengono mitragliati e sul mucchio dei morti e dei feriti vengono ammassati mobili e suppellettili presi dalle case.

Il tutto è cosparso di benzina e incendiato. I parroci di Castelnuovo dei Sabbioni e di Meleto che implorano pietà per i loro greggi condividono la stessa sorte dei destinati al macello, mentre esplicano nel conforto della fede. Dalla frazione di Castelnuovo dei Sabbioni subito dopo la strage il branco di turpi assassini raggiunge la vicina borgata di Massa dei Sabbioni e di San Martino. A Massa dei Sabbioni le SS scannano il parroco Don Morini ed un giovane parrocchiano con le baionette, e ne gettano i poveri corpi in un fienile già dato alle fiamme. A San Martino le SS assassinano quattro uomini.

Perpetrate le stragi l'orda nazista pone mobilio ed altri materiali sui poveri cumuli di uomini, il tutto irrorato di benzina ed incendiato, affinché il tutto diventasse cenere, per togliere ad ogni famiglia privata dei propri cari la possibilità del conforto della tomba sulla quale piangere e pregare.

Conclusioni

La frazione di Castelnuovo dei Sabbioni ha una storia molto complessa, segnata dalle attività minerarie e dalla Strage di Cavriglia. Oggi, la frazione è un luogo silenzioso e suggestivo, inserito all'interno del Parco Naturale di Cavriglia. La Strage di Cavriglia è ancora oggi ricordata come uno dei momenti più sanguinosi della storia di questa zona della Toscana e rappresenta un monito per il futuro per non ripetere gli orrori della guerra.

Federico Conte
Scritto da Federico Conte
Aggiornato Venerdì 7 Ott 2022