Disvetro

Disvetro: una frazione del Comune di Cavezzo

Ciao a tutti! Oggi vi parlerò di Disvetro, una frazione geografica del Comune di Cavezzo in provincia di Modena.

Storia

Disvetro ebbe molte proprietà nel corso della storia. Fu donato nel 752 da re Astolfo, primo abate dell'Abbazia di Nonantola, ad Anselmo del Friuli e rimase in mano alla sua famiglia fino al 1272. Successivamente, passò al casato del Fante e ai figli di Manfredo da Quarantoli. La prima notizia certa di questo paese risale al 992 e si chiamava ''Dusveclum''. Dopo varie evoluzioni, assunse il nome di Disvetro. A Disvetro visse lo scrittore Antonio Delfini ed è ancora presente la sua dimora risalente al XVIII secolo.

Nel 1978 venne inaugurato l'osservatorio astronomico Geminiano Montanari, che ha scoperto sette asteroidi tra il 1995 e il 2001.

Disvetro: frazione di Cavezzo tra storia e astronomia.

Origine del nome

Il nome Disvetro ha due possibili etimologie: la prima significa "vecchio condotto delle acque", la seconda "luogo dove le acque scorrevano". Infatti, il quinto ramo del fiume Secchia scorreva attorno ad un dosso, presso l'attuale chiesa parrocchiale.

Geografia fisica

Disvetro si trova all'estremo nord della provincia di Modena, a pochi chilometri dal confine con la Lombardia. Il paese dista poco dal capoluogo e gode di una posizione molto suggestiva.

Note

Se siete appassionati di astronomia, vi consiglio di visitare l'osservatorio astronomico Geminiano Montanari, che offre visite guidate e eventi per ammirare le stelle. Invece, se siete interessati alla storia e alla cultura italiana, Disvetro è il perfetto luogo dove immergersi nella tradizione e nella bellezza del nostro paese.

Conclusioni

Spero che questo breve resoconto vi abbia fatto scoprire una nuova frazione italiana e vi abbia fatto apprezzare la bellezza del nostro territorio. Se decidete di visitare Disvetro, non dimenticate di gustare i piatti tipici della cucina locale e godere della pace e della tranquillità della campagna emiliana. Buon viaggio!

Martina Caruso
Scritto da Martina Caruso
Aggiornato Mercoledì 22 Giu 2022