Cavaglià

Benvenuti a Cavaglià: una piccola città piemontese

Se siete alla ricerca di una tranquilla cittadina italiana, allora Cavaglià potrebbe essere il posto che fa per voi. Situata nella provincia di Biella, in Piemonte, Cavaglià è una cittadina di poco più di 3500 abitanti, caratterizzata da un'atmosfera rilassante e accogliente. In questo articolo, vi parleremo della geografia fisica e della storia del nostro comune.

Geografia fisica

Cavaglià si trova a poco più di un'ora di auto a nord-est di Torino e a sud di Biella. La città è situata tra l'estremità orientale della Serra Morenica di Ivrea e l'inizio della Pianura Padana superiore piemontese. Il territorio di Cavaglià è piuttosto pianeggiante e confina ad est con Santhià, ad ovest con Roppolo, a nord con Dorzano e Salussola attraverso il torrente Elvo e a sud con Alice Castello.

Cavaglià: storia, attrazioni e cucina locale piemontese.

Storia

Origine

L'origine del nome Cavaglià è incerta ma l'ipotesi principale è che derivi da ''Cabaliaca'' o ''caballius'' poiché era luogo di crocevia, prima celtico e poi romano, di collegamenti militari tra le Comunità montana Prealpi Biellesi, la Pianura Padana e il Canavese, quindi utilizzato come stazione e rifornimento per gli Equus caballus. Il simbolo araldico di Cavaglià è rappresentato da un cavallo rampante, col motto latino ''Non metu sed vi'' che significa "Non con la paura ma con la forza".

Preistoria e antichità

Il territorio di Cavaglià è stato abitato fin dal IX secolo a.C., come attestano i ritrovamenti archeologici come il Menhir di Cavaglià, un monumento megalitico di menhir disposti in cerchio a ridosso del torrente Elvo, i cui resti sono esposti presso l'incrocio della Strada statale 143 Vercellese. Dopo i Celti-Victimulae il territorio fu attraversato da soldati romani e divenne un importante avamposto per i vari collegamenti nel Piemonte settentrionale.

Medioevo

Dopo il V secolo circa, Cavaglià passò sotto la protezione vescovile del Capitolo di Sant'Eusebio di Vercelli, per poi finire sotto la dominazione degli Anscarici nel X secolo. Tuttavia, persi i feudi al Sacro Romano Impero. È intorno a questo periodo che Cavaglià fu anche indicata come tappa importante del pellegrinaggio chiamato Via Francigena, che fu percorso dall'Sigerico di Canterbury. Nel XII secolo, Cavaglià riuscì a ottenere un'indipendenza economica e diventare un borgo franco. Sono attestate, in questo periodo, alcune importanti costruzioni religiose, quali i priorati di ''San Vincenzo e Anastasio'' e ''Santa Maria del Brianco'', la preesistente chiesetta di ''Chiesa di Santa Maria di Babilone'' e la ''pieve di San Pietro''.

Cosa vedere e fare a Cavaglià

Se decidete di visitare Cavaglià, non mancano le attrazioni da vedere e le attività da svolgere. La città offre un mix unico di arte, storia, cultura e natura. Ecco alcune delle cose da non perdere:

Cucina locale

La cucina locale di Cavaglià è unica e deliziosa. Tra le specialità gastronomiche locali, consigliamo di provare il risotto alla zucca, la polenta concia, i tajarin al ragù, il brasato di manzo e i salsicciotti di cinghiale. Non mancano neanche le opzioni per i vegetariani, come i ravioli di zucca e il pesto di rucola.

Conclusioni

Cavaglià è una cittadina piemontese caratterizzata da un'atmosfera rilassante e accogliente. La città offre ai visitatori un mix unico di arte, storia, cultura e natura. Non mancano le attrazioni da vedere e le attività da svolgere e la cucina locale è unica e deliziosa. Venite a visitare Cavaglià per scoprire tutto quello che ha da offrire.

Andrea Fontana
Scritto da Andrea Fontana
Aggiornato Venerdì 28 Ott 2022