Castelvecchio Subequo
Benvenuti a Castelvecchio Subequo: un tesoro nascosto dell'Abruzzo
Castelvecchio Subequo è un piccolo comune situato nella provincia dell'Aquila in Abruzzo, Italia. Con una popolazione di soli 841 abitanti, può vantare un patrimonio culturale e archeologico significativo. Qui troverete una combinazione unica di monumenti medievali, rinascimentali e barocchi, arte e reperti archeologici che risalgono all'era peligna, romana e paleocristiana.
Geografia fisica
Castelvecchio Subequo si trova ai piedi del monte Sirente, su uno sperone di roccia del monte Putano. È situato nel Parco naturale regionale Sirente-Velino, garantendo un'esperienza naturale unica. La città è protetta e ospita una varietà di monumenti senza tempo e siti archeologici.
Storia
Con una storia antica, Castelvecchio Subequo conserva il patrimonio archeologico dell'antica "Superaequum" che fu la capitale dei Peligni insieme alle attuali Corfinio e Sulmona. Le numerose testimonianze archeologiche includono pavimenti musivi, resti di un tempio dedicato ad Ercole Vincitore, resti di terme, acquedotti e fortificazioni, innumerevoli reperti scultorei, monete, anfore e gioielli. Il cimitero catacombale del IV secolo è tra le più antiche testimonianze di religiosità cristiana in Abruzzo.
Durante l'età longobarda, il borgo era noto come "Onuffolo" o "Nuffoli", mentre durante l'era normanna riprese il suo nome originale. La città ha anche una lunga tradizione religiosa, con Francesco d'Assisi che vi si recò nel 1216 e Papa Celestino V che vi soggiornò nel 1294.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone del comune sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 22 dicembre 2010. Il gonfalone è un drappo di giallo con la bordatura di azzurro.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
La Chiesa di San Giovanni Battista ed Evangelista è la chiesa parrocchiale di Castelvecchio e sorge su una cappella del Palazzo Castellato, ovvero la fortezza di Castelvecchio. Costruita nel 1500, nel 1073 compare come la Chiesa dei SS. Giovanni Battista ed Eugenio, ceduta dai Signori Gisone e Guglione, figli di Gualcherio, all'Abbazia di Farfa. Nel 1745, per volere dei Barberini, l'architetto Fontana ristrutturò la chiesa in stile tardo-barocco a tre navate. All'interno, troverete interessanti tele, tra cui quelle dedicate alla Vergine Addolorata e alle Anime Sante del Purgatorio.
Sulla sinistra della chiesa c'è l'ingresso al Palazzo Castellato, che ha un paramento in conci regolari a faccia-vista. La porta medievale a sesto acuto e sottarco ribassato e arretrato, che accoglieva la cancellata a ghigliottina di chiusura del varco, è murata sulla destra. Inoltre, murata sulla destra, c'è un'epigrafe romana che ricorda la riparazione dell'acquedotto che portava l'acqua a Corfinium.
Altro
Castelvecchio Subequo ha molti altri monumenti e luoghi di interesse, tra cui il complesso ipogeo in località Colle Moro, al confine dell'area denominata Macrano, che avvalora l'ipotesi che i ritrovamenti quivi effettuati siano da ricondursi alla civitas di Superaequum.
Conclusione
Se siete appassionati di reperti archeologici, storia, religione e architettura, Castelvecchio Subequo è il posto giusto per voi. Grazie alla sua posizione in una zona protetta, questa piccola città ha mantenuto il suo splendore naturale e arricchitosi di meravigliose gemme culturali. Venite a scoprire il tesoro nascosto dell'Abruzzo!