Ravella

La Ravella: un torrente della provincia di Como

La Ravella è un torrente della provincia di Como che scorre nei comuni di Canzo e Castelmarte. Questo fiume nasce dalle pendici meridionali dei Corni di Canzo, a circa 1000 metri di altitudine, e scorre verso ovest nella valle omonima, attraversando il paese di Canzo prima di confluire da sinistra nel Lambro presso l'omonima frazione di Castelmarte. Il nome "Ravella" potrebbe derivare da "rapa" o "rava" (col significato di frana, smottamento), che a sua volta deriverebbe da "grava," un termine celtico per indicare "ghiaia".

Bacino idrografico

Il bacino idrografico del torrente Ravella si estende in direzione est-ovest, con la Cresta di Cranno, Colletta dei Corni e dai Corni di Canzo a nord nella parte alta, il Sasso Malascarpa e il Monte Prasanto ad est, e il Monte Rai, il Monte Cornizzolo e il Monte Pesora a sud. Il principale tributario del torrente scorre dalla Valle di S. Miro e si immette nella Ravella poco sotto l'eremo di san Miro, mentre un altro tributario si immette nella Ravella nel paese di Canzo.

Ravella: tesoro prealpino della provincia di Como

Geomorfologia

Il torrente Ravella scorre a tratti tra ripidi pendii rocciosi di rocce calcaree appartenenti alla serie mesozoico lombarda, con piccole cascate e Marmitta dei giganti glaciale che costituiscono la struttura tettonica delle Prealpi italiane in questa area. La valle prealpina formata dal torrente è percorsa da un sentiero escursionistico che raggiunge il santuario di San Miro, e prosegue sul lato destro del corso d'acqua fino a Canzo## Gli Alp, al di sotto del quale si trovano le sorgenti del torrente. Lungo il percorso si trovano diversi Masso erratico qui portati dal ghiacciaio durante l'ultima glaciazione.

Ambiente naturale

Il torrente Ravella scorre all'interno di un bosco ceduo a latifoglia e fino alle fonti di Gajum in un ambiente completamente non antropizzato. La valle è dominata, sulla sinistra orografica, dal Ceppo dell'Angua, in dialetto "Scalfin del diavul," formato da banchi subverticali di Dolomia a Conchodon, mentre sul versante destro sono ancora riconoscibili i terrazzi morenici.

Il disastro del 1936

Nel 1936, a seguito di forti piogge, il torrente Ravella straripò in più punti, distrusse i tre ponti che lo attraversano lungo la strada che porta al santuario di San Miro ed una villa costruita sul suo bordo destro in località Gajum.

Il confine settentrionale della Brianza

Francesco Cherubini indica nella Val Ravella e Valmadrera il confine settentrionale della Brianza.

In conclusione, il torrente Ravella è uno dei tesori naturali della provincia di Como, con la sua valle prealpina che offre paesaggi mozzafiato e un ambiente naturale incontaminato. La storia del disastro del 1936 e la presenza di importanti riferimenti storici, come il confine della Brianza indicato da Francesco Cherubini, rendono questo fiume ancora più interessante da visitare e conoscere.

Martina Caruso
Scritto da Martina Caruso
Aggiornato Venerdì 23 Set 2022