Castelcovati

Castelcovati: un comune bresciano da scoprire

Castelcovati è un piccolo comune della provincia di Brescia, situato nella Bassa Bresciana occidentale. Nonostante i suoi poco più di 6.800 abitanti, questa cittadina possiede una storia e una cultura molto interessanti da scoprire. In questo articolo, ti porteremo alla scoperta di Castelcovati, dei suoi tesori nascosti e della sua storia.

Castelcovati: storia, tradizioni e tesori nascosti di un comune bresciano

Geografia fisica

Territorio

Il territorio di Castelcovati si trova nella parte a nord-ovest della Pianura Padana e presenta un centro abitato che dista circa 31 km da Brescia, il capoluogo della provincia. Al contrario di molte altre zone della vicina Lombardia, Castelcovati è privo di qualsiasi rilievo e corso d'acqua di origine naturale, se non la Castellana, il principale canale artificiale proveniente da Urago d'Oglio e diretto verso Trenzano e Castrezzato. Nella parte meridionale del territorio di Castelcovati, si possono trovare anche delle risorgive, presenti nel comune limitrofo di Comezzano-Cizzago. Bisogna inoltre sottolineare che Castelcovati si trova in una zona sismica 2, ovvero una zona con pericolosità sismica media, nella quale possono verificarsi terremoti abbastanza intensi.

Clima

Il clima di Castelcovati può essere classificato come temperato subcontinentale, con inverni lunghi e freddi, estati calde e umide e un tasso di umidità elevato. Secondo la classificazione climatica dei comuni italiani, Castelcovati è quindi considerato un clima subtropicale umido (Cfa) secondo Köppen.

Origini del nome

Il nome di Castelcovati ha origini antiche e non del tutto certe. Nel 1380 il paese si chiamava Castrocovatorum, mentre nel sec. XV venne rinominato Castrumcovatorum, e nel XVI secolo divenne Castro de Covadi. Nonostante gli storici siano divisi sull'origine del toponimo, si pensa che possa avere a che fare con la famiglia nobiliare dei Covati, anche se questa ipotesi risulta poco supportata dai documenti storici.

Storia

Il territorio di Castelcovati era una zona paludosa e acquitrinosa che venne bonificata successivamente. I primi insediamenti risalgono al XII secolo, quando venne costruita la chiesa di S. Maria della Nuvole al centro del villaggio agricolo. La chiesa originariamente era detta "Lignigula", che potrebbe avere a che fare con la campagna strappata alla palude e agli acquitrini. Nel maggio del 1220, Obertino Gambara, il podestà di Brescia, tolse qualsiasi dazio dal piccolo castello - che in realtà non era un vero castello, ma solo un ricetto per la protezione dei coloni che abitavano il borgo - presente sul territorio di Castelcovati. Il borgo, grazie alle immunità comunali, prese il nome di Villafranca.

Nel corso dei secoli, Castelcovati divenne una importante zona agricola, con diversi agriturismi e prodotti a base di carne e formaggi di alta qualità. Anche se il territorio non ha grandi monumenti o palazzi storici, è interessante visitare la Chiesa di San Salvatore, edificio di culto di grande suggestione, risalente al XVII secolo.

Cultura e tradizioni

A Castelcovati le tradizioni e le manifestazioni culturali sono ancora molto vive e radicate nella comunità. Una delle più importanti è la festa di San Salvatore, il santo patrono del paese, che si celebra ogni anno alla fine di luglio o all'inizio di agosto. Durante le celebrazioni ci sono sfilate, musica, balli e spettacoli pirotecnici. Da non perdere anche la sagra della porchetta, che si tiene ogni anno e che è un'occasione per assaggiare il tipico panino con la porchetta, accompagnato da vino e prodotti locali.

Conclusioni

Castelcovati è una cittadina che ha molto da offrire, sia dal punto di vista storico che culturale. Il territorio è ricco di tradizioni e di prodotti di alta qualità, e la gente è cordiale ed accogliente. Se vuoi scoprire un angolo di Lombardia meno noto ma altrettanto affascinante, Castelcovati è il posto giusto per te.

Chiara Russo
Scritto da Chiara Russo
Aggiornato Mercoledì 21 Set 2022