Casorzo

Il Malvasia di Casorzo d'Asti: caratteristiche e storia

Il Malvasia di Casorzo d'Asti è un vino rosso rubino vivo con spuma, dalla fragranza della rosa e dal sapore dolce, gradevole e aromatico. Ha una storia antica, datata fin dal XIII secolo, quando i navigatori veneziani portarono le prime viti di malvaxia dalla Grecia nel porto di Monenvasaia. La Malvasia di Casorzo è prodotta in Piemonte, precisamente nei comuni di Casorzo e zone limitrofe. La raccolta avviene alla fine di settembre e gli aromi particolari, fruttati e floreali, comprendono rosa, pesca, albicocca, ribes e lampone.

Abbinamenti consigliati

Il Malvasia di Casorzo è un vino dal modesto tenore alcolico che può essere gustato in ogni ora del giorno e accompagnare dessert, macedonie e aperitivi. Tra i dolci consigliati ci sono i Baci di dama, il Bicciolano biscotto di Vercelli, il Biscotto amaretto, il Bonet budino con o senza cioccolato, i Canestrelli, i Canestrelli novesi, il Cuneese al rum, la Frittella, il Gianduiotto, il Gaufre biscotto, il Lacabòn grissino al miele, i Nocciolini di Chivasso e la Panna cotta budino.

Malvasia di Casorzo d'Asti: storia e abbinamenti con dolci.

Produzione

La Cantina Sociale di Casorzo è la protagonista del percorso che ha portato il Malvasia di Casorzo ad affermarsi come uno dei migliori vini da dessert italiani. Circa un centinaio di soci raccolgono circa il 95% delle uve adatte a produrre questo vino. I viticoltori associati, dopo un anno di lavoro con le dovute e attente cure al vigneto, conferiscono la totalità delle loro uve alla cantina sociale, che con le opportune selezioni produce un prodotto di grande qualità. La Malvasia di Casorzo è un vino denominazione di origine controllata dal 1968.

Note

Collegamenti esterni

La Cantina di Casorzo S. è uno dei principali collegamenti esterni per approfondire la conoscenza del Malvasia di Casorzo. Questo pregiato vino piemontese è l'ideale per chi vuole gustare un prodotto dalle caratteristiche uniche e dal sapore avvolgente.

Fabio Marino
Scritto da Fabio Marino
Aggiornato Mercoledì 7 Dic 2022