Casamarciano

La storia della provincia di Napoli

La provincia di Napoli, o ''pruvincia 'e Nàpule'' in dialetto napoletano, esisteva da molto tempo ed era una delle Province d'Italia, situata all'interno della regione della Campania. Essa era succeduta all'omonima Provincia di Napoli che esisteva durante il periodo del Regno di Napoli e del Regno delle Due Sicilie, fondata nel 1806.

Durante il Fascismo, Napoli si espanse e incorporò alcuni dei casali storici, che sarebbero oggi i quartieri periferici della città. Nel 1927, la provincia napoletana si espanse ulteriormente e incorporò la provincia di Terra di Lavoro, compresa la città di Caserta. Questa decisione fu impopolare e ritenuta penalizzante dalla maggior parte della popolazione e della politica locale. Tuttavia, la scelta fu sostenuta da Benito Mussolini, che intendeva dare a Napoli il necessario respiro territoriale.

Nel 1945, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e la caduta del regime fascista, il governo Bonomi III istituì la provincia di Caserta, che comprendeva la maggior parte della provincia di Terra di Lavoro, ad eccezione di Nola e Acerra. Nel 1937, le isole di Ponza e Ventotene furono annesse alla provincia di Littoria, attualmente nota come provincia di Latina.

Il piano territoriale della provincia di Napoli

La provincia di Napoli suddivise il suo territorio in sei aree omogenee all'interno del Piano territoriale di coordinamento provinciale (PTCP). Tuttavia, la provincia fu abolita nel 2014 a seguito delle riforme del governo italiano sulla riorganizzazione delle autonomie locali. La provincia di Napoli fu così incorporata nella città metropolitana di Napoli, che ha assunto la maggior parte dei compiti della provincia soppressa.

Le nuove leggi prevedono il decentramento delle funzioni amministrative nei comuni del territorio. A ciò si aggiunge il piano denominato ''Grande Napoli'', che mira a creare un nuovo assetto istituzionale del territorio. La città metropolitana avrà quindi il compito di gestire la pianificazione territoriale generale, le reti infrastrutturali, i servizi pubblici metropolitani, la mobilità e la viabilità, la promozione e il coordinamento dello sviluppo economico e sociale.

Con l'istituzione della città metropolitana di Napoli, essa assumerà il patrimonio, le risorse umane e strumentali della Provincia soppressa. Ciò significa che la città metropolitana svolgerà la maggior parte dei compiti che la provincia di Napoli svolgeva in passato.

La provincia di Napoli: storia e cambiamenti nell'assetto territoriale

Conclusione

La provincia di Napoli ha una lunga storia nella regione della Campania. Nel corso del tempo, la provincia è cresciuta e cambiata, come dimostra la sua incorporazione della provincia di Terra di Lavoro e la creazione della città metropolitana di Napoli. Oggi, la città metropolitana assume la maggior parte dei compiti della provincia precedente, incluso il coordinamento territoriale e la gestione dei servizi pubblici. Tuttavia, la provincia di Napoli continua ad essere un'entità importante nella storia della regione, e rimarrà un importante punto di riferimento per i residenti e i visitatori della zona.

Paola Santoro
Scritto da Paola Santoro
Aggiornato Mercoledì 25 Mag 2022