Cargeghe
Cargeghe, una storia millenaria
Un passato preistorico
Cargeghe, un piccolo comune nella provincia di Sassari, vanta un passato preistorico documentato dalla presenza di nuraghi e domus de janas nel territorio circostante. Uno dei nuraghi più importanti è Cherchizzos, insieme al nuraghe di Santa Maria, che si trovano lungo la strada d'epoca romana di Sos Baiolos. Anche la famosa necropoli di S'Elighe Entosu, con la domus IV detta "delle spirali", fa parte della storia millenaria di Cargeghe.
Tomba dei giganti e sepolcri medievali
Secondo il canonico Giovanni Spano, ci sono anche vestigia di una probabile tomba dei giganti vicino alla chiesa parrocchiale, mentre successivamente fu scoperta un'enkytrismòs, insieme ad anfore appuntate e giare piene d'ossa. La via romana di Sos Baiolos, così come una vasta area di frammenti ceramici che coprono un arco cronologico compreso almeno fra il II secolo a.C. e il VII d.C., sono altri indicatori della presenza umana nel territorio cargeghese. Vicino al paese, si può infine ammirare il sito di San Pietro, che secondo la tradizione era il primigenio villaggio di Cargeghe.
L'origine del nome Cargeghe
Cargeghe è un nome di origine incerta. Secondo il canonic ploaghese Giovanni Spano, deriverebbe dalle parole sardis KAR, città CHAG, città allegra, festiva. D'altro canto, Josto Miglior e il professor Massimo Pittau lo avvicinano al termine prelatino che in lingua sarda indica la ciliegia: cariàsgia o cariasa, suggerendo quindi che il comune fosse un "sito ricco di ciliegi".
Dall'epoca Giudicale alla Contemporanea
L'epoca giudicale è testimoniata dal Codaghe di San Pietro di Silki e dal Codaghe di San Michele di Salvenor, i primi documenti storici a citare il villaggio di Cargeghe. Nel 1796, Cargeghe fu conquistata dai francesi, che restituirono i beni sottratti durante l'occupazione napoleonica. Nel 1882, fu completato il ponte di San Gregorio sul fiume Coghinas, rendendo il paese un centro di comunicazione fra la Planargia, la Romangia e il Sassarese. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il paese venne bombardato dagli alleati il 24 aprile 1943, causando 15 morti e diversi danni alle case.
Il patrimonio artistico e culturale di Cargeghe
Cargeghe vanta una cattedrale, la chiesa di San Giovanni Battista, costruita nel XV secolo con un magnifico portale gotico che mostra due animali, un grifone e un drago che si beccano il fiore del rispetto. Altri esempi di architettura religiosa sono la chiesa di Santo Stefano, la chiesa della Santissima Trinità, la chiesa campestre di Santa Lucia, la chiesa di San Pietro e quella di San Michele.
La natura circostante
Cargeghe si trova in una posizione privilegiata per esplorare la natura circostante. Il paese è circondato da colline, con una suggestiva vista sul Golfo dell'Asinara. Si possono fare escursioni nei boschi mediterranei e lungo il fiume Coghinas, ideale per la pesca sportiva. Il lago artificiale di Casteldoria e la Riserva Naturale di Monte Turuddo sono altre destinazioni imperdibili.
Cucina e tradizioni locali
La cucina sarda è famosa per le sue ricette a base di carne e pesce, ma anche per i formaggi e i salumi locali. A Cargeghe si può gustare la zuppa di fave, il baccalà alla Sassarese, la seadas e il pane carasau. La festa patronale di San Giovanni Battista, il 24 giugno, è l'evento più importante dell'anno, con sfilate in costume, processioni e concerti.
Visitare Cargeghe
Cargeghe è un luogo perfetto per immergersi nella storia, la cultura e la natura della Sardegna. Le varie attrazioni culturali, la bellezza naturale e la cucina tradizionale ne fanno una meta ideale per un viaggio.