Carentino

Carentino: storia, geografia e simboli del comune

Carentino è un piccolo Comune situato nella provincia di Alessandria, in Piemonte. Con i suoi 330 abitanti, fa parte dei paesi di campagna più caratteristici e belli della regione. In questo testo ci addentreremo nella storia di Carentino, scoprendone la geografia, i monumenti e i luoghi d’interesse, la società e la cultura, oltre ai simboli del comune.

Geografia fisica

Il paese sorge nella valle del fiume Belbo ad un'altitudine di 160 metri sul livello del mare. Il territorio di Carentino è caratterizzato da suggestivi vigneti che offrono un paesaggio spettacolare in ogni stagione dell'anno.

Carentino: storia, geografia e simboli del comune.

Storia

Il circondario di Carentino era già abitato nell'età neolitico, come dimostrato dal rinvenimento di armi di pietra. I primi documenti scritti risalgono alla seconda metà del XII secolo, quando il marchese Alberto d'Incisa diede un ordine giuridico al suo piccolo Marchesato. Nel 1364, i marchesi di Incisa Scapaccino si alleavano, attraverso un patto di alleanza, al ducato di Milano. Nel XV secolo, durante la guerra tra Milano e Monferrato, le milizie monferrine invasero la valle del Belbo occupando Carentino che veniva affidato agli Incisa con la pace di Lodi (1454). Nel XVI secolo, la peste rifece la sua comparsa tra la piccola comunità come già era avvenuto nella seconda metà del Trecento. Nel 1589, i Gonzaga vendettero il marchesato di Incisa a Michele Peretti, nipote del papa Sisto V. Il Peretti però oppresse gli abitanti con violenze, soprusi e vessazioni. Nel marzo dell'anno 1605 il marchesato passò a Vincenzo Gonzaga il quale il 13 ottobre 1606 vendeva poi il feudo di Carentino a Lodovico Fini, smembrandolo dal marchesato d'Incisa.

Infeudato al conte Guido Francesco Porta di Acqui, il 26 dicembre 1632, Carentino passò successivamente a Nicolao Faà, marchese di Bruno (Italia) tramite una donazione il 30 marzo 1653 in favore della figlia naturale Laura Maria che aveva sposato il marchese Nicolao. La donazione fu resa valida il 31 maggio 1672 dal duca Ferdinando Gonzaga con l'atto di investitura. Nel 1708, l'imperatore Giuseppe I d'Asburgo, con diploma del 30 giugno, dichiarava decaduto dai Feudo il Ducato di Mantova e concedeva Carentino al possesso del Monferrato, secondo accordi conclusi con il duca Vittorio Amedeo II di Savoia, il quale, l'8 luglio 1709, confermava l'investitura dei feudi al marchese di Bruno Antonino Faà. Il governo sabaudo tramite riforme portò gradualmente all'abolizione dei privilegi goduti dalla classe feudale.

Simboli

Lo stemma e il gonfalone di Carentino sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 26 luglio 2002. Lo stemma è Partito (araldica): la seconda partizione riprende l'emblema del Marchesato di Incisa che era ''d'azzurro a nove stelle d'oro: 3, 3, 2, 1''. Il gonfalone è un drappo partito d'azzurro e di giallo.

Monumenti e luoghi d'interesse

Uno dei luoghi di interesse del comune di Carentino è la Chiesa della Beata Vergine Assunta, costruita nel XVIII secolo. Questo edificio religioso si contraddistingue per la sua architettura imponente e ricca di dettagli.

Società

Il trend demografico di Carentino è relativamente stabile e negli ultimi anni non ci sono stati grandi cambiamenti. Tuttavia, vi è una buona integrazione tra le diverse generazioni, e le famiglie vengono spesso coinvolte in attività e iniziative locali.

Cultura

Carentino dispone di una biblioteca civica, la biblioteca Luigi Rava, fondata nel 1995 con un patrimonio letterario di circa 500 volumi e opuscoli. Questo luogo culturale rappresenta un importante punto di riferimento per gli abitanti del comune, soprattutto per gli studenti locali.

Amministrazione

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune. L'attuale sindaco di Carentino è Alberto Pellegrino, il quale è stato eletto nell'ottobre del 2020 e sta svolgendo un lavoro di grande impegno e dedizione per la comunità.

In sintesi, Carentino è un comune che offre la possibilità di vivere in un ambiente tranquillo e immerso nella natura. La sua storia è ricca di eventi che ne hanno segnato la crescita, e i suoi monumenti rappresentano un importante patrimonio culturale. La biblioteca civica e le attività locali contribuiscono a mantenere viva l'importanza della cultura e della conoscenza.

Luca Bianchi
Scritto da Luca Bianchi
Aggiornato Lunedì 24 Gen 2022