Carcoforo

Scopriamo Carcoforo, il villaggio ideale d'Italia

Carcoforo è un piccolo comune italiano di soli 72 abitanti situato nella provincia di Vercelli, in Piemonte, nella Val Sermenza. Fondato dai coloni walser, sorge ad un'altitudine di 1304 metri sul livello del mare, in Val d'Egua, attraversata dal torrente Egua. Nel 1991, la rivista ''Airone'' lo ha nominato il villaggio ideale d'Italia. In questo articolo, esploreremo la geografia di Carcoforo, la sua orografia e la sua storia.

Carcoforo: il villaggio ideale d'Italia nel cuore delle Alpi

Geografia

Territorio

Carcoforo è situato all'interno del Parco naturale Alta Valsesia, un ambiente aperto e luminoso circondato da alte catene montuose. Il territorio è attraversato dal torrente Egua e circondato da catene montuose che lo dividono a est da Fobello, a nord da Macugnaga e a ovest da Rima. Tra le cime principali dell'area, il Pizzo Quarazzolo è la più elevata, seguita dal Pizzo Montevecchio e dal Palone del Badile. Le altre montagne si dispongono in un grande semicerchio e culminano con l'Orello del Sajonchè, il Pizzo Tignaga e il Pizzo della Moriana.

Orografia

Attraverso il Colle della Bottigia, è possibile scendere a Macugnaga e ammirare uno dei panorami più grandiosi sul Monte Rosa. A 1685 metri, si trova il rifugio "Paolo Majerna", costruito dal CAI del comune lombardo di Boffalora sopra Ticino, che presenta l'unica piazzola per l'elisoccorso locale.

Storia

Le prime tracce di Carcoforo nella storia si trovano in un'antica pergamena conservata oggi nell'Archivio di Stato di Varallo, che risale al 1383 dove si fa riferimento a un'Alpe Carchoffeni. L'alpeggio in quegli stessi anni venne colonizzato dai Walser che trasformarono quello che era un piccolo punto di sosta per gli allevatori ai pascoli in un vero e proprio insediamento permanente.

In paese spicca ancora oggi la mole e l'aguzzo campanile della chiesa parrocchiale di Santa Croce, le cui forme attuali risalgono al 1729. Nei pressi della chiesa, vi è l'arco di buona accoglienza, eretto nel 1743. Poco più in basso, verso l'imbocco per il fondovalle, la Chiesa del Gabbio Grande del 1759 con all'interno affreschi dell'Orgiazzi e una statua della Madonna della Neve. Quest'ultima è legata a una leggenda secondo cui alcuni pastori, trovata la sacra immagine nei pressi del colle d'Egua, decisero di portarla nelle loro case lontano dalla valle. Ma giunti poco oltre il paese, la stessa si fece improvvisamente pesante, rendendo impossibile il suo trasporto. Fu un segnale interpretato come volontà della Madonna di dimorare in quel sito. E così lì venne lasciata, custodita nella chiesetta ancora oggi visibile.

Due alluvioni distrussero gran parte delle abitazioni di Carcoforo, la prima nel 1755 (alla quale è legata la leggenda locale della Fata della Pietra Grossa) e la seconda nel 1882. Nel dicembre del 1863, invece, un incendio rase al suolo un terzo delle abitazioni del paese.

Un'altra leggenda ci parla anche dell'uomo selvaggio che abitava gli ultimi casolari verso il Colle d'Egua e da lì sentenziava una grande verità: "Se piove piove, se fiocca, fiocca, ma se fa vento fa cattivo tempo".

In conclusione, Carcoforo può considerarsi uno dei borghi più belli d'Italia per la sua posizione unica e le bellezze naturali che lo circondano. Vale la pena di visitare questo piccolo comune per scoprire la sua storia, le sue leggende e soprattutto per ammirare il meraviglioso paesaggio montano che lo circonda.

Davide Neri
Scritto da Davide Neri
Aggiornato Martedì 1 Nov 2022