Mignagola
Una triste storia di guerra
La strage della cartiera di Mignagola è una delle pagine più tristi della storia italiana, avvenuta negli ultimi giorni della Seconda Guerra Mondiale. Elementi partigiani delle Brigate Garibaldi hanno perpetrato l'atto criminoso ai danni di numerosi militari della Repubblica Sociale Italiana e di civili fascisti o presunti tali rastrellati nella zona.
Gli avvenimenti
Il gruppo di partigiani negli ultimi giorni di guerra predispose alla "Cartiera Burgo" di Mignagola di Carbonera (Treviso) un centro di detenzione improvvisato dove furono incarcerate e spesso uccise numerose persone, molte delle quali civili. Alcune di esse furono torturate in modo efferato. Si ritiene che non tutti i corpi sarebbero stati ritrovati, perché occultati, sotterrati in luoghi nascosti, bruciati nei forni della cartiera o sciolti nell'acido. Secondo la testimonianza dell'ex partigiano Aldo Tognana, molti corpi furono gettati nel fiume Sile.
La banda Collotti
Il 27 aprile fu sequestrato ad un posto di blocco a Olmi-San Floriano di San Biagio di Callalta un autocarro con sette persone, ovvero la cosiddetta "banda Collotti" che faceva capo a Gaetano Collotti. Tutti furono portati alla Cartiera di Mignagola e eliminati, compresa la donna incinta.
L'intervento del clero
Il giorno 29 aprile, il sacerdote don Giovanni Piliego si recò alla cartiera per confessare i prigionieri. Ma il giorno dopo apprese che vari prigionieri visitati il giorno prima erano stati fucilati.
Questa terribile vicenda è un esempio dell'orrore della guerra, che porta alla sopraffazione delle persone e alla disumanizzazione degli individui.
La memoria della strage
La scoperta dei corpi
Nel giugno 1945, furono esumati 83 corpi nelle immediate vicinanze della cartiera di Mignagola, ma molti altri corpi furono dispersi in altri luoghi. Ci vollero anni prima che venisse fatta giustizia per questa terribile strage.
La ricostruzione storica
Il Tribunale civile e Penale di Treviso aprì un fascicolo di indagini e furono coinvolti molti testimoni. Il processo si tenne solo nel 1955, dieci anni dopo la strage. I colpevoli furono giudicati e condannati, tra i quali Gino Simionato, il capo del comando a Mignagola.
Il monumento ai caduti
Per ricordare la terribile strage, una cappella è stata eretta vicino alla Cartiera di Mignagola. Il monumento ai caduti è stato inaugurato nell'agosto del 1955, in concomitanza con il decimo anniversario dei fatti. Ogni anno, un pellegrinaggio si tiene nel luogo in memoria delle vittime.
Questa triste storia deve essere ricordata per non dimenticare le atrocità della guerra e per insegnare alle future generazioni il valore della pace e della convivenza pacifica tra i popoli.